Incentivare le domande di rottamazione delle cartelle Equitalia ampliando il rischio di pignoramento in caso di arretrati nei pagamenti dei debiti: questo il piano confermato dalle ultime parole del ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan. Spiegano infatti dal Mef che “non si tratta di una nuova rottamazione ma di una norma sul pignoramento resa più stringente per incentivare il maggior numero di contribuenti ad aderire“. La stessa fonte conferma anche che la scadenza per fare domanda di rottamazione dei debiti Equitalia in sospeso resta ferma al prossimo 21 aprile (come da ultima proroga per via di alcune esigenze di interpretazione della normativa).
Ricordiamo che la possibilità di sanatoria riguarda i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016. Il gettito che si prevede di recuperare tra 2017 e 2019 supera i 4 miliardi.
Arrivano anche le prime reazioni a queste voci. Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica, sollecita un chiarimento del Mef e auspica una repentina smentita: “se è vera la voce attribuita a fonti Mef che la manovra correttiva in arrivo conterrà una misura che renderà più stringenti le norme sul pignoramento, così da spingere un maggior numero di contribuenti ad aderire alla rottamazione, siamo all’antitesi pura con le linee d’azione del Governo Renzi, altro che continuità”.