Debiti Roma, numeri che faranno tremare il neo-sindaco Virginia Raggi

I debiti del Comune di Roma sono intorno ai 13 miliardi. Il sindaco Virginia Raggi dovrà cercare qualche soluzione per gestire numeri disastrosi ereditati dalle passate amministrazioni.
8 anni fa
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Dipendenti Comune Roma a 48 mila unità con partecipate

La burocrazia capitolina è alimentata da 24.000 dipendenti, a cui si sommano altrettanti lavoratori delle aziende municipalizzate. In tutto, lavorano per il Comune oltre 48.000 persone. Considerando solo i dipendenti diretti, il costo pro-capite è di 42.500 euro.

Quanto alla spesa annua comunale, essa ammonta a 4,8 miliardi, di cui meno del 5% (236 milioni) in investimenti, oltre 3 volte in meno la media degli altri comuni italiani.

Serve rinegoziazione debiti Roma

Come farà la Raggi ad amministrare con questi numeri? Una prima soluzione sarebbe la rinegoziazione del debito, come già il governo ha previsto nel decreto per gli enti locali nel 2015, che consente ai comuni di spalmare le passività con mutui trentennali e con interessi del 2%.

Per questo, il neo-sindaco avrà bisogno della collaborazione dell’esecutivo nazionale, che non si preannuncia facile, date le forti ostilità politiche tra PD e M5S.

La rinegoziazione porterebbe a due risultati importanti: alleggerire le scadenze dei prossimi anni, abbassando il fabbisogno finanziario dell’ente; ridurre i costi dell’indebitamento, a beneficio anche del contribuente romano, che potrebbe iniziare in futuro a pagare tasse locali meno pesanti.

Per il resto, c’è poco da fare: il 2014 è stato chiuso con un disavanzo “tecnico” di 850 milioni, spalmato in 30 anni per il suddetto decreto del governo. Sui conti, però, non c’è grossa trasparenza, come indicano le vicende degli ultimi anni, quando al cambio di amministrazione il nuovo sindaco accusa il precedente di avere occultati debiti.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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