Debiti sotto i 100 mila euro, annullare le cartelle Equitalia: come funziona la pace fiscale lanciata da Salvini

Annullare le cartelle Equitalia per debiti fiscali fino a 100 mila euro: la proposta di pace fiscale di Salvini tra promesse e costi è fattibile? Come funzionerebbe?
6 anni fa
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pensione e salvaguardia

Annullare le cartelle Equitalia per tutti i debiti fiscali che non superano i 100 mila euro. L’ultima proposta di Salvini rimbalza nel web tra cori di applausi e critiche feroci. Aldilà delle idee politiche cerchiamo di analizzare la proposta dal punto di vista tecnico: quali debiti fiscali verrebbero di fatto annullati con questa operazione che qualcuno ha definito maxi condono? Quanto costerebbe chiudere tutte le cartelle Equitalia sotto i 100 mila euro?

Quante sono le cartelle Equitalia sotto i 100 mila euro?

La prima domanda riguarda la portata della pace fiscale promossa da Salvini: quante sarebbero le cartelle Equitalia cancellate perché sotto i 100 mila euro? Parliamo del 94% dei debiti Equitalia iscritti a ruolo (l’86, 4% se si prendono a riferimento le liti fiscali già avviate).

Questi dati sono aggiornati al 2016, ultima rilevazione resa pubblica dall’allora Ad di Equitalia Ernesto Maria Ruffini.

E proprio sulla copertura per la misura si basano le critiche più consistenti dell’opposizione. Ma ci sono anche obiezioni di ordine ideologico da parte di chi in quello che definisce l’ennesimo condono fiscale, non vede altro che una misura per favorire i furbetti del fisco.

Ma la dichiarazione di Salvini ha colto nel segno dei tanti contribuenti che hanno debiti con il Fisco, a volte per errori inconsapevoli nelle dichiarazioni dei redditi o altro. Si possono considerare evasori? “Chiudere da subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100 mila euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse” queste le parole scelte dal vicepremier e ministro dell’Interno Salvini in occasione del 224° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. E’ innegabile che parole del genere colgano nel segno visto che un italiano su due ha debiti per meno di mille euro: cifre che possono sembrare basse ma che incidono su chi deva fare i conti per arrivare a fine mese.

Resta poi l’incognita rottamazione da tenere in considerazione: le rate della rottamazione non pagate rientrerebbero nella pace fiscale?

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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