La gestione delle pensioni in caso di decesso del beneficiario è un tema che può sollevare dubbi e interrogativi. La normativa vigente stabilisce regole precise su quando una pensione accreditata debba essere restituita e quando, invece, diventi parte del patrimonio ereditario del pensionato defunto. Comprendere queste disposizioni è fondamentale per evitare errori e sapere come comportarsi in situazioni del genere. In questo articolo esploreremo nel dettaglio queste regole, con un’attenzione particolare al concetto di “restituzione pensione”.
In redazione è giunto il seguente quesito.
Salve, sono unico figlio. Mio padre è deceduto ad inizio mese. Precisamente il giorno successivo all’accredito della pensione del mese stesso sul suo conto corrente. Sono a chiedere se detto importo dovrà essere ora restituito oppure finisce nell’asse ereditario a me spettante?
Quando è necessario restituire la pensione
Secondo le disposizioni normative attuali, la pensione deve essere restituita se il decesso del pensionato avviene prima che la somma venga accreditata sul conto. In tali casi, il pagamento effettuato dopo il decesso è considerato indebito, e l’INPS o l’ente previdenziale richiederà la restituzione dell’importo erogato.
Un esempio pratico può chiarire meglio il concetto: se un pensionato è deceduto il 15 novembre 2024 e la pensione di dicembre gli è stata accreditata il 2 dicembre 2024, senza che l’INPS fosse informato del decesso, quella somma dovrà essere restituita. La logica alla base di questa regola è che il pensionato, essendo deceduto prima della data di accredito, non aveva maturato il diritto alla prestazione economica per il mese di dicembre.
Quando la pensione non deve essere restituita
La situazione cambia radicalmente se il decesso del pensionato avviene in un un momento successivo all’accredito della pensione. In questo caso, l’importo non solo non deve essere restituito, ma viene considerato un diritto acquisito dal pensionato e, di conseguenza, rientra nell’asse ereditario.
Ad esempio, se l’INPS ha accreditato la pensione dicembre 2024 il giorno 2 del mese stesso e il pensionato muore lo stesso giorno o in una data successiva, l’importo rimane valido.
La pensione come diritto acquisito
La normativa stabilisce che la pensione già accreditata prima del decesso rappresenta un diritto acquisito. Questo significa che l’importo può essere liberamente trasferito agli eredi, che lo includeranno nel patrimonio ereditario del defunto. La logica è che il pensionato, al momento dell’accredito, era ancora in vita e aveva quindi maturato il diritto alla somma erogata.
Questo principio sottolinea l’importanza della corretta comunicazione tra gli enti previdenziali e i familiari del pensionato. È essenziale che l’INPS venga tempestivamente informato in caso di decesso, per evitare situazioni di accrediti indebiti e successive richieste di restituzione.
Vorrei fare una domanda, mio suocero è morto il 24 febbraio 2024 l’Inps ha richiesto indietro la pensione di gennaio e febbraio è giusto o si puo fare un ricorso?
grazie
Simone Esposito
Buongiorno, mia madre è deceduta domenica primo dicembre 2024.
La pensione e la tredicesima le sono state accreditate il 2 dicembre 2024, cioè il primo giorno feriale.
L’INPS ha richiesto la restituzione del rateo del mese di dicembre compreso di tredicesima.
Per recuperare esclusivamente gli undici dodicesimi della tredicesima si dovrà instaurare una pratica di richiesta con un patronato.
Essendo deceduta in un giorno festivo a mia madre non le spettava la rata della pensione?
Grazie per la gentile risposta.
Corrado
Buongiorno, mia suocera è venuta a mancare
il 27/12/2024 cosa succede adesso per la
pensione anche cointestata con me