C’è la proroga della misura Decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2024. La notizia dell’autorizzazione da parte dell’Unione Europa dell’ulteriore semestre 2024 è stata data dal Mistero del Lavoro con un comunicato stampa pubblicato ieri. Lo sgravio contributivo riconosciuto con la misura Decontribuzione Sud sarebbe scaduto al 30 giugno. Ora invece la scadenza da segnalare sul calendario è quella di fine anno.
In quanto considerata un Aiuto di Stato, la Decontribuzione Sud necessita di apposita autorizzazione della Commissione Europea per la sua applicazione e fruizione benché sia stata prevista fino al 2029.
La misura Decontribuzione Sud
Quando si parla di Decontribuzione Sud, si fa riferimento allo sgravio contributivo ossia all’abbattimento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro.
L’agevolazione è stata prevista con la legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 161 e seguenti, legge n. 178/2020):
- al fine di contenere gli effetti straordinari sull’occupazione determinati dalla pandemia in aree caratterizzate da gravi situazioni di disagio socioeconomico e
- di garantire la tutela dei livelli occupazionali.
Sono agevolati i datori di lavoro delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’agevolazione consiste in un sconto del 30% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro con sede in uno dei territori citati.
La misura del bonus scende:
- al 20% dei contributi per gli anni 2026 e 2027,
- al 10% per il 2028 e 2029.
Sono esclusi dallo sgravio i premi e contributi diretti all’Inail. Inoltre la Decontribuzione Sud è tassata.
Lo sconto contributivo è applicabile a tutti i rapporti di lavoro subordinato, sia instaurati che instaurandi, diversi dal lavoro agricolo e domestico e da quelli espressamente esclusi dalla norma di riferimento, purché sia rispettato il requisito geografico della sede di lavoro.
Nel complesso beneficiano dello sgravio i datori di lavoro privati ( anche non imprenditori) la cui sede di lavoro è situata in aree svantaggiate, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Decontribuzione Sud. C’è la proroga fino a fine anno
Con un comunicato stampa sulla Decontribuzione Sud pubblicato ieri, il Ministero del Lavoro ha reso noto che l’UE ha prorogato l’agevolazione.
La proroga della Decontribuzione Sud, che ha consentito alle nostre aziende del Mezzogiorno di crescere e partecipare al generale rilancio dell’occupazione è un risultato del governo italiano per il quale ringrazio il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto e in modo particolare la Vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Margrethe Vestager – ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone -; questa decisione è il riconoscimento del fatto che la decontribuzione è oggi necessaria per le nostre aziende del Mezzogiorno, per continuare nel percorso intrapreso di riduzione dei divari territoriali e promozione delle imprese, del lavoro e del sistema produttivo nel suo complesso. Questi ulteriori 6 mesi sono fondamentali per consentirci di mettere a punto una revisione organica della Decontribuzione Sud, sempre più orientata agli investimenti. Ringrazio i tecnici delle strutture del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che hanno avviato e gestito l’iter procedurale del rinnovo della misura, congiuntamente con il Dipartimento per gli Affari Europei”.
Dunque, arrivano buone notizie per le imprese del sud che potranno risparmiare sui contributi dovuti all’INPS.
Per rendere operativa la Decontribuzione Sud anche dopo il 31 dicembre 2024, sarà necessaria un’ulteriore autorizzazione dell’Unione Europea.
Riassumendo…
- L’UE ha autorizzato la proroga della misura Decontribuzione Sud;
- la scadenza ora è fissata al 31 dicembre 2024;
- per il 2025 la proroga dello sgravio è subordinata ad un’ulteriore autorizzazione UE.