Decontribuzione sud fino al 30 giugno 2024: continua lo sgravio contributi

Le aziende del Mezzogiorno d’Italia possono ancora contare sulla decontribuzione sud (sgravio contributi) 30% fino a giugno 2024
1 anno fa
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decontribuzione sud
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Chiesta dal Ministero del Lavoro, e ottenuta dalla Commissione Europea, la proroga di 6 mesi della c.d. “Decontribuzione Sud”. Ossia l’esonero contributivo per le aziende del sud Italia. Anche se introdotta e prevista fino al 2029, tuttavia, configurandosi come “Aiuto di Stato”, tale misura, necessita dell’autorizzazione della Commissione UE per la sua continuità applicativa.

Noto anche come bonus contributi, il beneficio è stato previsto con la legge di bilancio 2021 (Legge n. 178/2020) ed ora è stato reso in vigore, grazie alla proroga, fino al 30 giugno 2024.

Decontribuzione sud: ammessi ed esclusi

Il bonus “Decontribuzione Sud” si concretizza in un esonero contributivo destinato ai datori di lavoro settore privato per i propri lavoratori dipendenti. Non possono godere del beneficio:

  • enti pubblici economici;
  • istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici ai sensi della legislazione regionale;
    enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
  • ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per la trasformazione in aziende di servizi alla persona (ASP), e iscritte nel registro delle persone giuridiche;
    aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
  • consorzi di bonifica;
  • consorzi industriali;
  • enti morali;
  • enti ecclesiastici.

La misura dello sgravio

Deve, trattarsi di aziende situate nel Mezzogiorno d’Italia. La misura dello sgravio attuale è del 30%. Se la Commissione UE concederà autorizzazione anche per gli anni che verranno, la percentuale di esonero prevede un trend decrescente, visto che sarà del:

  • 20% dei contributi per gli anni 2026 e 2027
  • 10% per il 2028 e 2029.

Si tenga presente che il beneficio dello sgravio contributivo interessa solo quelli previdenziali. Esclusi, invece, i premi e contributi INAIL.

Le regioni dove si applica la decontribuzione sud

La Decontribuzione Sud ai applicala a tutti i rapporti di lavoro subordinato, sia instaurati che da instaurare, purché sia rispettato il requisito di ubicazione del datore di lavoro nel Mezzogiorno, ed in particolare nelle regioni:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia.

Sono esclusi i rapporti di lavoro agricolo e domestico.

Il datore di lavoro ottiene lo sconto mediante le denunce retributive e contributive mensili relative ai dipendenti (flusso Uniemens). Ricordiamo anche che di recente è stato chiarito che la decontribuzione sud è tassata (risposta Agenzia Entrate).

Riassumendo

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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