Decreto carburanti: tutte le accise sospese dal governo per un mese

Scende il prezzo di benzina e diesel. Il governo sospende temporaneamente l’applicazione delle accise. Ecco quali sono.
3 anni fa
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accise

Prezzo della benzina giù di 25 centesimi, ma solo per un mese. Come da attese, il governo ha emanato un decreto da 4,4 miliardi di euro che taglia il prezzo di benzina e diesel intervenendo sulle accise.

In buona sostanza per automobilisti e autotrasportatori il costo del carburante da autotrazione scende sotto i 2 euro al litro per effetto della sospensione dell’applicazione delle accise. Ma cosa sono esattamente?

Cosa sono le accise e quanto pesano sul costo della benzina

Le accise sono delle tasse in misura fissa che lo Stato applica sul prezzo degli idrocarburi.

In particolare sui carburanti per autotrazione. Valgono la bellezza di 24 miliardi di euro all’anno, quanto una manovra finanziaria.

Introdotte sin dall’inizio degli anni ’30 del secolo scorso, le accise hanno finanziato improvvise emergenze naturali ed eventi militari. Ve ne sono ben 19 e vanno dal finanziamento alla Guerra d’Etiopia del 1935-36 ai terremoti del 2016 in Abruzzo.

Ma quanto pesano le accise sul costo finale della benzina? Ebbene, sommandole tutte, si arriva a circa il 35-45%, ma molto dipende dal costo della materia prima, dal trasporto, dalla raffinazione. Essendo l’accisa una imposta di fabbricazione in misura fissa, il calcolo percentuale è sempre approssimativo.

Da notare che l’Italia non è l’unico Paese che applica le accise sui carburanti e non è nemmeno il più vessante. Gran Bretagna e Olanda fanno pagare di più. In classifica, ci collochiamo al settimo posto in Europa per il caro benzina.

Tutte le imposte di fabbricazione sui carburanti

Come detto, le accise su benzina e diesel sono ben 19 la cui somma ammonta a 0,41 euro per ogni litro. Oggi sono riunite in una unica tassa ma volendo spulciare la lista delle imposte applicate negli anni è lunga:

  1. Guerra d’Etiopia:0,000981 euro);
  2. Crisi di Suez del 1956:0,00723 euro);
  3. Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963: 0,00516 euro;
  4. Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966: 0,00516 euro;
  5. Ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968: 0,00516 euro;
  6. Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976: 0,0511 euro;
  7. Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980: 0,0387 euro;
  8. Missione ONU durante la guerra del Libano del 1982: 0,106 euro;
  9. Missione ONU durante la guerra in Bosnia del 1995: 0,0114 euro;
  10. Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 0,02 euro;
  11. Acquisto di autobus ecologici nel 2005: 0,005 euro;
  12. Emergenza terremoto in Abruzzo del 2009: 0,0051 euro;
  13. Finanziamento alla cultura nel 2011: da 0,0071 a 0,0055 euro;
  14. Gestione immigrati dopo la crisi libica del 2011: 0,04 euro;
  15. Emergenza alluvione Liguria e Toscana del novembre 2011: 0,0089 euro;
  16. Decreto ‘Salva Italia’ del dicembre 2011: 0,082 euro:0,113 sul diesel);
  17. Emergenza terremoti dell’Emilia del 2012: 0,024 euro;
  18. Finanziamento del ‘Bonus gestori’ e riduzione delle tasse ai terremotati dell’Abruzzo: 0,005 euro;
  19. Spese del ‘decreto Fare’ del 2014: 0,0024 euro.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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