Le misure già varate attraverso il decreto del 17 marzo 2020, il cosiddetto Decreto Cura Italia, sono state tante e di portata generale. Lo scopo dichiarato dal governo è stato quello di garantire liquidità alle famiglie e alle imprese, in risposta all’emergenza epidemiologica del Coronavirus e ai suoi effetti negativi sul piano economico.
Come è stato chiaro fin da subito, la crisi economica che ne è seguita, e con cui dovremmo fare i conti anche nei prossimi mesi o anni, deve essere contrastata con mezzi idonei e particolari.
Attraverso il cosiddetto “Decreto Liquidità”, approvato in Consiglio dei Ministri, il 6 aprile, è stato varato un pacchetto di misure pensato, soprattutto, per le imprese e per garantire loro, appunto, liquidità. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Decreto Liquidita, cosa prevede?
Fra le misure più importanti del decreto liquidità, è stata aumentata la dotazione del Fondo di Garanzia per le imprese.
Con tale fondo, sostanzialmente, lo Stato garantisce, in modo gratuito (tasso 0 o quasi) prestiti alle imprese in difficoltà.
In particolare, per le piccole e medie imprese la garanzia dello Stato sarà del 100% e senza previa valutazione della situazione finanziaria della stessa. I nuovi finanziamenti avranno durata massima di 6 anni, per un importo massimo di 25 mila euro e comunque non superiore al 25% dei ricavi. Il rimborso del capitale non decorre prima di 18 mesi dall’erogazione del prestito.
Ma come è possibile richiedere quest’agevolazione?
Prestiti fino a 25 mila euro, come fare?
Cominciamo col dire che all’interno del Decreto Liquidità non è stata espressamente prevista una procedura ad hoc.
A garantire sarà il “Fondo di garanzia per le Pmi”. Ad oggi, per richiedere un prestito garantito dal fondo, l’impresa, sostanzialmente, deve rivolgersi alla banca e richiedere espressamente la garanzia del fondo.
Salvo nuovi provvedimenti da parte del governo, la procedura dovrebbe essere la stessa, ma, al tempo stesso, molto più veloce.
Il Decreto, ricordiamolo, nasce allo scopo, anche, di superare gli ostacoli burocratici.
Potrebbe anche interessarti: