Approvato, nel Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2022, il consueto decreto Milleproroghe. Un provvedimento che contiene disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. In dettaglio ci sono misure che interessano:
- Pubblica amministrazione
- Interno
- Economia, finanza e fisco
- Salute
- Istruzione e Università
- Cultura
- Giustizia
- Lavoro e Politiche sociali
- Infrastrutture e Trasporti
- Ambiente e della sicurezza energetica
- Imprese e Made in Italy
- Esteri e cooperazione internazionale
- Difesa
- Agricoltura e Sovranità Alimentare
- Sport
- Editoria.
Il decreto adesso dovrà approdare in Gazzetta Ufficiale e poi iniziare l’iter parlamentare per la conversione in legge.
Dichiarazione IMU 2022, una proroga per tutti?
Tra le misure fiscali spicca la proroga di 6 mesi della Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021). La scadenza ordinaria, ricordiamo, era stabilita al 30 giugno 2023. Poi il decreto Semplificazioni ha prorogato il tutto al 31 dicembre 2022.
Adesso il decreto Milleproroghe fa slittare tutto ancora e stabilisce la data ultima al 30 giugno 2023. Che poi è anche la scadenza della Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022).
La proroga, come si evince dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, però non riguarderebbe tutti ma solo
gli enti, sia pubblici che privati, non commerciali (assistenziali, previdenziali, sanitari, ricerca scientifica, culturali, ricreativi, sportivi, religiosi, trust, oicr).
La stampa specializzata, invece, oggi scrive indiscriminatamente che la proroga è per tutti. Aspettiamo il testo del decreto Milleproroghe in Gazzetta Ufficiale per conoscere il dettaglio dello slittamento.
Decreto Milleproroghe, le altre misure fiscali
Queste, invece, in sintesi le altre misure fiscali annunciate dal Consiglio dei Ministri con il comunicato stampa sul decreto Milleproroghe:
- si proroga anche per il 2023 il regime di esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica da parte degli operatori sanitari tenuti all’invio dei dati al sistema tessera Sanitaria.
- si differisce, dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024, la decorrenza del termine per l’applicazione dell’obbligo dell’invio dei dati relativi alle operazioni effettuate in ciascun giorno, all’ammontare globale dei corrispettivi delle operazioni imponibili e alle relative imposte esclusivamente attraverso strumenti tecnologici che garantiscono l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, ivi compresi i POS.
- si proroga anche al 2023 l’esenzione dall’imposta di bollo per la certificazione dei dati anagrafici in modalità telematica assicurata dal Ministero dell’interno tramite l’Anagrafe nazionale della popolazione residente – ANPR.