Nel decreto di Natale oltre ai giorni rossi e arancioni, si fa riferimento ad alcune deroghe per la visita ai parenti e la gestione delle feste in merito a spostamenti e pranzi di Natale. Il sunto è limitare il più possibile spostamenti e socialità ma lasciando quel minimo di spazio per non passare le feste del tutto isolati, come più volte ha sottolineato il premier Giuseppe Conte.
Alcuni chiarimenti
A chiarire alcuni aspetti è stato Fabio Ciciliano, dirigente medico della polizia e segretario del Cts.
Tra i chiarimenti anche quello relativo alla visita a parenti fuori regione. Fino al 6 gennaio è vietato andare in un’altra Regione, ma durante i giorni arancioni ossia il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio sarà possibile spostarsi per chi vive nei piccoli comuni con meno di 5mila abitanti fino a 30km dalla propria abitazione ma senza andare nei capoluoghi di provincia. In sostanza, chi vive in un piccolo Comune che si trova a 30 km dal confine regionale può spostarsi verso un’altra Regione sono nei casi citati.
Ci si potrà fermare a dormire da parenti e amici? Si, nel momento in cui si fa una visita dal parente, è anche possibile fermarsi a dormire poiché l’uscita per il ritorno a casa sia compresa tra le 5 e le 22 o tra le 7 e le 22 il 1 gennaio.
Alla domanda se è possibile portare i genitori entrambi non autosufficienti nella stessa vettura, la risposta è la seguente: «Sì. In questo caso non ci sono limitazioni. È solo necessaria l’autocertificazione da esibire in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine».
Seconde case
Per quanto riguarda la seconda casa e lo spostamento di due persone è consentito andare a trovare un parente e amico nella seconda casa e fermarsi a dormire, purché la seconda casa si trovi nella regione di residenza.
In merito al numero di commensali al tavolo di Natale, il consiglio è quello di essere il meno possibile e mantenere la distanza interpersonale di sicurezza. Il consiglio è quello di restare seduti dove le distanze sono assicurate.
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