Decreto Omnibus: c’è anche l’IVA al 5% per corsi sportivi

Oltre all'estensione retroattiva dell'esenzione IVA chirurgia estetica, il decreto Omnibus estende l'IVA al 5% anche ad altri casi
2 mesi fa
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iva corsi sportivi
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Con l’entrata in vigore del decreto Omnibus (DL n. 113/2024), successivamente convertito in legge (n. 143/2024), si registrano importanti aggiornamenti in merito all’applicazione dell’IVA per alcune attività sportive. C’è l’estensione dell’aliquota IVA ridotta al 5% per specifiche operazioni legate al mondo dello sport, con l’obiettivo di promuovere la pratica sportiva e agevolare determinati settori che ruotano attorno a questa sfera.

Queste disposizioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2025 e riguardano, in particolare, i corsi di attività sportiva invernale e la cessione di cavalli vivi destinati a scopi non alimentari.

IVA al 5% per i corsi di sport invernali

Dopo l’estensione dell’esenzione IVA per la chirurgia estetica, una delle modifiche più rilevanti introdotte dal decreto Omnibus riguarda anche l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 5% sui corsi di attività sportiva invernale come riconosciuti e regolati dalle Federazioni di sport invernali accreditate dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). La nuova normativa prevede che l’IVA ridotta si applichi ai corsi offerti da istruttori iscritti agli Albi regionali o nazionali, a condizione che tali corsi non siano già esenti da IVA ai sensi delle attuali normative.

È importante precisare che la riduzione dell’IVA al 5% non si applica in maniera indiscriminata a tutte le prestazioni legate allo sport invernale, ma esclusivamente a quelle che non risultano già esenti dall’imposta sul valore aggiunto. Le prestazioni di insegnamento sportivo fornite da enti senza fini di lucro, ad esempio, continueranno a beneficiare dell’esenzione dall’IVA come stabilito dall’art. 10 del DPR n. 633/1972, che rimarrà in vigore anche dopo l’entrata in vigore della nuova aliquota ridotta.

Istruzioni per l’applicazione dell’aliquota ridotta

Per comprendere meglio quali siano le prestazioni soggette alla riduzione dell’IVA al 5%, è necessario fare riferimento a una distinzione fondamentale prevista dal decreto. Fino al 31 dicembre 2024, infatti, le prestazioni sportive non commerciali fornite da istruttori e organizzazioni sportive amatoriali o senza fini di lucro, come associazioni dilettantistiche o enti riconosciuti dal CONI, rimarranno escluse dall’IVA ai sensi dell’art.

4, comma 4 del DPR n. 633/72.

A partire dal 1° gennaio 2025, le prestazioni che non rientrano tra quelle esenti o escluse dall’IVA, come quelle svolte a livello professionale o commerciale, potranno beneficiare dell’aliquota ridotta.

Questa distinzione è di cruciale importanza per evitare confusione tra le prestazioni esenti da IVA e quelle che, pur non essendo esenti, potranno usufruire della riduzione dell’imposta. Il principio generale resta invariato: le attività di insegnamento sportivo che vengono fornite da enti senza scopo di lucro continueranno a essere esentate dall’imposta, mentre tutte le altre prestazioni, purché non siano soggette all’esenzione, potranno applicare la nuova aliquota del 5% .

IVA al 5% per la cessione di cavalli per l’equitazione

Oltre alle attività sportive invernali, un altro ambito interessato dalla riduzione dell’IVA è quello dell’equitazione. In particolare, il decreto esclude che l’aliquota del 5% sarà applicabile anche alla cessione di cavalli vivi, purché destinati a scopi diversi da quelli alimentari. Questa riduzione riguarda i cavalli utilizzati nella pratica sportiva dell’equitazione entro 18 mesi dalla nascita.

La misura rappresenta un incentivo per il settore equestre, che da sempre ha un peso significativo nel panorama sportivo italiano. I cavalli utilizzati per finalità sportive, infatti, non saranno più soggetti all’aliquota IVA ordinaria. Ma potranno beneficiare di una riduzione significativa, rendendo più accessibili le attività legate a questo sport. E favorendo lo sviluppo dell’equitazione a livello amatoriale e professionale.

Impatto della riduzione dell’IVA al 5%

L’introduzione dell’aliquota IVA ridotta al 5% per le attività sportive invernali e per la cessione di cavalli destinati all’equitazione rappresenta un’importante novità legislativa che avrà effetti significativi sui settori interessati.

Da un lato, si intende promuovere la diffusione delle attività sportive, rendendo più accessibili i corsi di formazione e le attività legate allo sport. Dall’altro, si offre un sostegno concreto al mondo dell’equitazione, settore che da tempo richiedeva interventi volti a favorire la crescita.

Inoltre, la riduzione dell’IVA per questi settori può essere vista come una misura di rilancio economico. Fattore in grado di stimolare investimenti e di ridurre i costi per i consumatori finali. Rendere più convenienti le prestazioni sportive e la cessione di animali destinati a scopi sportivi potrebbe incentivare una maggiore partecipazione alle attività. Con ricadute positive sia a livello amatoriale sia professionale.

Riassumendo…

  • Il decreto Omnibus (Dl n. 113/2024) estende l’aliquota IVA ridotta al 5% per specifiche attività sportive.
  • L’IVA al 5% si applica ai corsi di sport invernali riconosciuti dalle Federazioni CONI.
  • Solo le prestazioni non esenti IVA beneficeranno della riduzione, a partire dal 2025.
  • Le prestazioni sportive di enti senza fini di lucro resteranno esenti da IVA.
  • L’aliquota del 5% si applica anche alla cessione di cavalli vivi per finalità sportive.
  • La riduzione mira a promuovere sport e equitazione, favorendo accessibilità e sviluppo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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