Con il Decreto Rilancio è stato confermato l’esonero dal pagamento della Tosap e del Cosap.
Non si tratta di una semplice proroga, ma dell’effettivo esonero dal loro pagamento.
Un modo indiretto di aumentare la liquidità delle imprese in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e dei suoi inevitabili effetti negativi sull’economia del nostro Paese. Ecco di cosa si tratta.
Tosap e Cosap, cosa sono?
La Tosap (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) è un tributo che viene applicato per le occupazioni di qualsivoglia tipologia dei beni del demanio o del patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province come strade, piazze, parchi.
Il Cosap (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) è un canone dovuto in caso di occupazione di suolo pubblico, sia per occupazioni temporanee che per occupazioni permanenti.
Le differenze non sono poi cosi marcate, la più importante riguarda la natura delle stesse e la relativa disciplina giuridica: mentre la TOSAP è un’entrata tributaria, Il Cosap rappresenta un’entrata di carattere patrimoniale; la TOSAP è da collocarsi, nel Titolo I “Entrate Tributarie”, mentre il COSAP nel Titolo III “Entrate Extratributarie.
Esonero Tosap e Cosap
Con il Decreto Rilancio, come già detto, è stato confermato l’esonero dal pagamento della Tosap e del Cosap.
In particolare, “le imprese di pubblico esercizio di cui all’articolo 5 della legge 287 del 1991”, si legge nella bozza dell’articolo 187 bis del decreto rilancio, vengono esonerate dal pagamento della Tosap e del Cosap.
Per godere del beneficio, il contribuente dovrà semplicemente astenersi dal pagamento, non sono necessarie ulteriori azioni.
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