La cancellazione della rata di giugno dell’IRAP è stata confermata con la presentazione del decreto rilancio di ieri, 13 maggio 2020.
Non si tratta di un rinvio o di una proroga, ma dell’effettiva eliminazione del saldo e acconto dovuto il 16 giugno prossimo, un modo indiretto di dare liquidità alle imprese in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e dei suoi inevitabili effetti negativi sull’economia del nostro Paese.
Vediamo meglio di cosa si tratta.
Irap, a giugno non si paga
La rata dell’Irap di giugno (acconto e saldo) per quest’anno è stata definitivamente cancellata.
Come evidenziato nella relazione illustrativa del decreto: “In considerazione della situazione di crisi connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19, le imprese con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni, e i lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi, non sono tenuti al versamento dell’Irap dovuta per il 2019 né della prima rata, pari al 40% dell’acconto dell’Irap dovuta per il 2020. Rimane fermo l’obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019. L’applicazione della norma è esclusa per le banche e gli altri enti e società finanziari nonché per le imprese di assicurazione, le amministrazioni e gli enti pubblici”.
Per godere del beneficio, il contribuente dovrà semplicemente astenersi dal farlo, non sono necessarie ulteriori azioni.
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