Con l’entrata in vigore del Decreto Sanzioni, il 1° settembre 2024, sono state introdotte modifiche significative al regime sanzionatorio tributario che impattano direttamente sull’IMU, l’Imposta Municipale Unica, tra gli altri tributi locali.
In particolare, queste nuove normative mirano a ridurre l’entità delle sanzioni applicate in caso di omessi o parziali versamenti, così come a regolamentare in modo più specifico le penalità in caso di versamenti tardivi.
La prima grande novità introdotta dal D.Lgs. 14 giugno 2024, n. 87 riguarda la riduzione delle sanzioni in caso di omesso o parziale versamento dell’IMU.
Nuove sanzioni IMU: doppio regime
Per fare un esempio pratico, con riferimento al pagamento IMU 2024, se un contribuente non ha effettuato il versamento dell’acconto (scaduto il 17 giugno), sarà ancora soggetto alla vecchia sanzione del 30%.
Tuttavia, qualora l’omissione riguardasse il saldo (scadenza 16 dicembre 2024), sarà applicata la nuova sanzione ridotta al 25%. Questa riduzione, seppur non sostanziale in termini assoluti, segna un passo verso una maggiore tolleranza per i contribuenti in difficoltà, riflettendo una volontà del legislatore di contemperare le esigenze fiscali dello Stato con la necessità di evitare un eccessivo peso punitivo sui cittadini.
Versamenti tardivi: nuove proporzioni delle sanzioni
Il Decreto Sanzioni non si limita alla riduzione delle sanzioni per l’omesso o parziale versamento dell’IMU. Ma introduce anche una serie di modifiche alle penalità applicabili in caso di versamenti tardivi. La normativa esistente già prevedeva un regime di penalità più clemente per chi riuscisse a regolarizzare la propria posizione entro certi termini. E il nuovo decreto prosegue in questa direzione, riducendo ulteriormente le sanzioni.
Nel caso in cui il contribuente effettui il pagamento entro 90 giorni dalla scadenza, la sanzione pena viene dimezzata rispetto a quella standard.
Questa riduzione rappresenta un’ulteriore agevolazione per chi non riesce a rispettare i termini di scadenza. Ma si sforza di regolarizzare la propria posizione entro un periodo ragionevole. La normativa distingue chiaramente tra chi omette del tutto il pagamento e chi, pur non rispettando le scadenze, cerca comunque di adempiere ai propri obblighi tributari in tempi relativamente brevi.
Sanzione IMU per ritardi inferiori a 15 giorni
Il Decreto Sanzioni prevede poi un’ulteriore agevolazione per i contribuenti che ritardano il pagamento dell’IMU. Ma riescono a regolarizzare la situazione entro 15 giorni dalla scadenza. In questi casi, la sanzione sarà ulteriormente ridotta secondo un criterio proporzionale.
La nuova disposizione prevede che, per ogni giorno di ritardo entro i primi 15 giorni, la sanzione sarà pari a un quindicesimo di quella applicabile per i ritardi fino a 90 giorni. In pratica, ciò significa che la penalità si tradurrà in un’ammenda giornaliera dello 0,8333% per ogni giorno di ritardo (invece che 1%). Questa formula offre un meccanismo di sanzionamento progressivo, incentivando i contribuenti a regolarizzare la loro posizione il più rapidamente possibile per minimizzare le penalità.
In ogni caso resta derma la possibilità del ravvedimento operoso. Quindi, a seconda di quando ci si ravvede, alle sanzioni piene di cui sopra si applicano le riduzioni di cui all’art. 13 D. Lgs. n. 472/1997.
Tutti gli impatti del decreto Sanzioni sull’IMU sono nella nota IFEL del 2 settembre 2024.
Riassumendo…
- Il Decreto Sanzioni riduce le penalità per omesso o parziale versamento anche per l’IMU al 25%.
- La sanzione per ritardi fino a 90 giorni è ridotta al 12,5%.
- Per ritardi inferiori a 15 giorni, la penalità è proporzionale: 0,8333% per giorno.
- Il ravvedimento operoso consente ulteriori riduzioni delle sanzioni per pagamenti tardivi.
- Le nuove norme si applicano per violazioni commesse dal 1° settembre 2024.