Non solo Bonus 3000 euro. Il decreto sostegno (ex decreto ristori 5), fra i tanti aiuti economici contenuti al suo interno, dovrebbe prevedere anche un nuovo contributo a fondo perduto, fino ad un massimo di 150.000 euro, a favore delle partite iva in difficoltà economia a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus e delle relative politiche di contenimento adottate dal nostro Paese. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Contributo a fondo perduto per Partita Iva
Il nuovo contributo a fondo perduto, che dovrebbe vedere la luce con l’emanazione del cosiddetto decreto sostegno, sarà un po’ diverso rispetto a quelli visti finora.
La più grande novità riguarda l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari. Il contributo, infatti, sarà esteso a tutte le partite iva che possono dimostrare di aver subito un sostanziale calo di fatturato a causa di questa emergenza. In altre parole, il nuovo contributo a fondo perduto non verrà erogato soltanto ad alcune specifiche categorie. Dimentichiamoci, dunque, le liste dei codici Ateco che hanno accompagnato le precedenti misure.
A chi spetta?
Come già detto, il nuovo contributo a fondo perduto, contenuto nel decreto sostegno di prossima emanazione, potrà essere richiesto da tutti i soggetti titolari di partita iva, e non più specifici codici ateco.
I soggetti che intenderanno presentare la domanda per ottenere il nuovo contributo dovranno soltanto dimostrare di aver registrato nel 2020 un fatturato inferiore di almeno il 33% rispetto all’anno precedente.
Quanto vale il nuovo contributo?
Il nuovo contributo a fondo perduto dovrebbe avere un importo compreso tra un minimo di 1.000 euro e un massimo di 150.000 euro. In particolare, l’importo da poter richiedere sarà calcolato sulla base di 4 fasce di fatturato del 2019:
- 30% per fatturati sotto i 100 mila euro;
- 25% per fatturati tra 100.001 e 400 mila euro;
- 20% per fatturati tra 401.000 e 1 milione di euro;
- 15% per i fatturati tra 1 milione e 5 milioni di euro.
Ad ogni modo, per avere ulteriori conferme in merito a questo nuovo contributo, bisognerà attendere la lettura del testo definitivo del Decreto Sostegno di prossima emanazione.
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