Definizione agevolata avvisi bonari: cos’è e chi ne ha diritto

La definizione agevolata avvisi bonari si perfeziona con il versamento dell’imposta e degli interessi
4 anni fa
1 minuto di lettura
Avvisi bonari
Foto © Pixabay

Con la conversione in legge del decreto Sostegni (decreto-legge n. 41 del 2020) diviene definitiva la possibilità di “definizione agevolata” per le somme dovute a seguito di controlli automatizzati delle dichiarazioni di cui agli art. 36-bis del D.P.R. n. 600/1973 (Imposte sui redditi) e art. 54-bis del D.P.R. n. 633 del 1972 (IVA) relative ai periodi d’imposta 2017 e 2018 ed elaborate entro il 31 dicembre 2021.

Si tratta dei c.d. avvisi bonari (comunicazioni di irregolarità) emessi, dall’Agenzia delle Entrate.

Avviso bonario: cos’è

L’avviso bonario (c.d. comunicazione di irregolarità) è emesso dall’Agenzia delle Entrate, verso il contribuente, in seguito al controllo automatico che evidenzia la correttezza della dichiarazione o l’eventuale presenza di errori.

Il destinatario dell’avviso bonario può:

  • pagare le somme indicate con una riduzione delle sanzioni
  • oppure segnalare all’Agenzia delle Entrate le ragioni per cui ritiene che il pagamento non sia dovuto.

Nella prima ipotesi, il contribuente versa:

  • l’imposta contestata
  • la sanzione ridotta a 1/3 di quella ordinaria
  • gli interessi al tasso legale annuo

Il versamento deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario medesimo.

Definizione agevolata avvisi bonari: ambito oggettivo e soggettivo

La possibilità di accesso alla definizione agevolata riguarda gli avvisi bonari aventi ad oggetto l’anno d’imposta:

Possono accedere alla definizione agevolata in commento i soggetti con partita IVA che alla data di entrata in vigore del decreto Sostegno (23 marzo 2021)

hanno subito una riduzione del volume d’affari nel 2020 superiore al 30% rispetto al volume dell’anno precedente come risultante dalle dichiarazioni annuali IVA.

I soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA (ad esempio i contribuenti forfetari e di vantaggio) prendono a riferimento l’ammontare dei ricavi o compensi risultanti dalla dichiarazione dei redditi.

Il perfezionamento della definizione agevolata avvisi bonari

La proposta di definizione agevolata sarà contenuta nello stesso avviso bonario inviato dall’Agenzia delle Entrate al contribuente (via PEC o per raccomandata A/R).

Il beneficio per il contribuente si concretizza nel non dover versare la sanzione. Dunque, aderendo alla definizione agevolata degli avvisi bonari, occorrerà versare solo:

  • l’imposta contestata
  • gli interessi.

In caso di mancato pagamento, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze, delle somme dovute, la definizione agevolata non produce effetti e si applicano le ordinarie disposizioni in materia di sanzioni e riscossione.

Ad ogni modo l’esecutivo rimanda a uno o più provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate il compito di adottare le ulteriori disposizioni necessarie per l’attuazione delle norme in esame.

Potrebbero anche interessarti:

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

marchi operatori
Articolo precedente

2 nuove offerte Iliad: incredibili promozioni con 120 Gb, 80 Gb e il 5G incluso

pensioni
Articolo seguente

Pensioni in Posta sempre in anticipo, ma da luglio si cambiano le regole