L’introduzione della delega unica, regolamentate con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 375356 del 2 ottobre 2024, rappresenta una significativa innovazione nel panorama fiscale italiano.
Questa misura, fortemente apprezzata dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, punta a semplificare e ottimizzare la gestione delle deleghe (dei contribuenti agli intermediari) relative ai servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, permettendo un approccio più efficiente e centralizzato.
Il provvedimento è un passo avanti nella realizzazione della riforma fiscale, attuata attraverso il D.
Il contesto normativo della delega unica
La delega unica, che trova la sua base giuridica nell’articolo 21 del Decreto Legislativo 1/2024, permette ai contribuenti di autorizzare, tramite un modello unificato, intermediari abilitati – quali i commercialisti e altri professionisti previsti dal D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322 – all’utilizzo di una vasta gamma di servizi online messi a disposizione dalle due agenzie fiscali.
Questo cambiamento segna una svolta nell’interazione tra contribuenti, intermediari e l’Amministrazione Finanziaria. Introduce la possibilità di gestire molteplici servizi con una sola delega, eliminando così la necessità di richiedere e rinnovare autorizzazioni separate per ogni servizio.
Non c’è da confondersi alla delega a persona di fiducia, che è un’altra cosa. Mentre la delega a persona di fiducia è possibile verso soggetti diversi da intermediari (parente, amico, ecc.), la delega unica è solo ad intermediari.
La soddisfazione dei commercialisti per la delega unica
Con l’adozione del provvedimento sulle delega unica del 2 ottobre, si concretizza uno degli obiettivi principali della Legge delega per la riforma del sistema tributario: migliorare l’interoperabilità dei dati e facilitare l’accesso alle informazioni fiscali in maniera più fluida ed efficiente.
Elbano de Nuccio, Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti un passo decisivo verso una maggiore efficienza amministrativa.
I benefici per gli intermediari e l’amministrazione finanziaria
Uno dei principali vantaggi della delega unica è la riduzione dei tempi di gestione e rinnovo delle deleghe stesse. Grazie a questa innovazione, infatti, la durata della delega è stata estesa fino alla fine del quarto anno successivo a quello del conferimento, permettendo una pianificazione più a lungo termine e garantendo agli intermediari maggiore stabilità nell’accesso ai servizi. La delega scade, infatti, il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di conferimento, ferma restando la possibilità di revoca anticipata o di rinuncia.
Secondo Salvatore Regalbuto, Consigliere Tesoriere con delega alla fiscalità, l’allungamento della durata delle deleghe è un elemento essenziale per facilitare il lavoro degli intermediari. Si consente loro di concentrarsi maggiormente sull’assistenza ai contribuenti senza dover gestire continue scadenze amministrative.
Inoltre, l’introduzione di procedure digitalizzate e centralizzate riduce il rischio di errori e incomprensioni tra l’amministrazione e gli intermediari. In questo modo si migliora la qualità complessiva del servizio offerto. La digitalizzazione delle procedure di delega rappresenta, quindi, non solo un risparmio di tempo, ma anche un passo importante verso un sistema fiscale più moderno e trasparente.
L’impatto per i contribuenti
Per i contribuenti, la delega unica rappresenta un miglioramento significativo in termini di semplificazione burocratica. In passato, era necessario firmare singole deleghe per ciascun servizio a cui si voleva dare accesso all’intermediario, con conseguenti perdite di tempo e una maggiore complessità amministrativa.
Grazie al nuovo modello unico, i contribuenti possono ora autorizzare i propri intermediari di fiducia ad accedere a più servizi con un’unica firma.
Questa semplificazione favorisce un rapporto più trasparente e collaborativo tra l’Amministrazione Finanziaria e i contribuenti stessi. Ciò in quanto si riduce il carico amministrativo e rende più agevole la gestione delle proprie posizioni fiscali. Con l’introduzione di questi cambiamenti, l’Agenzia delle Entrate punta a migliorare il dialogo con i cittadini e a offrire un servizio più orientato alle loro esigenze.
Delega unica: prospettive future e sfide da affrontare
Nonostante i numerosi vantaggi offerti dalla delega unica, ci sono ancora alcuni aspetti che richiedono attenzione per garantire una piena implementazione della misura. Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti, pur manifestando un forte apprezzamento per l’iniziativa, ha evidenziato la necessità che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione degli intermediari gli strumenti informatici necessari in tempi rapidi. La piena operatività del nuovo sistema dipende infatti dalla disponibilità e dalla funzionalità delle piattaforme digitali che devono supportare l’utilizzo della delega unica.
Inoltre, un altro aspetto da considerare riguarda la gestione e l’aggiornamento dell’enorme quantità di dati a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria. Regalbuto ha sottolineato come il Consiglio Nazionale intenda continuare a interagire con l’Amministrazione per garantire che le informazioni fiscali siano rese fruibili in modo efficace anche per i colleghi commercialisti. Questo dialogo è cruciale per assicurare che i vantaggi della delega unica possano essere effettivamente percepiti sia dagli intermediari che dai contribuenti.
Riassumendo
- Introduzione della delega unica: Semplifica l’accesso ai servizi fiscali per intermediari e contribuenti.
- Durata estesa delle deleghe: Validità prolungata fino al quarto anno successivo al conferimento della delega.
- Digitalizzazione delle procedure: Riduce tempi e errori nella gestione delle deleghe fiscali.
- Vantaggi per i contribuenti: Un’unica firma consente l’accesso a più servizi, riducendo la burocrazia.
- Prospettive future: Necessaria implementazione rapida degli strumenti digitali per la piena operatività.
- Impatto positivo sull’amministrazione: Migliora il dialogo e la trasparenza tra contribuenti e Amministrazione Finanziaria.