Demolizione e ricostruzione con lo sconto in fattura 75%. E’ possibile?

In molti si chiedono se il bonus al 75% spetta anche per i lavori su edifici esistenti oggetto di demolizione e ricostruzione, mantenendo la vecchia cubatura
1 anno fa
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Gli interventi di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche, sono tra i pochi lavori per i quali il contribuente può ancora optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito bonus 75%. Inoltre, a oggi, la legge non prevede particolari paletti per sfruttare l’agevolazione. Anche l’ambito soggettivo ed oggettivo del bonus è piuttosto ampio.

Detto ciò, sono agevolati con il bonus 75% i lavori eseguiti su edifici già esistenti. Da qui, potrebbe sorgere una domanda ossia è possibile sfruttare il 75%, anche con sconto in fattura e cessione del credito, per i lavori su edifici esistenti oggetto di demolizione e ricostruzione mantenendo la vecchia cubatura?

Il riferimento agli edifici esistenti potrebbe creare qualche speranza in merito.

Vediamo a quale risposta si arriva sulla base dei documenti di prassi dell’Agenzia delle entrate.

Il bonus al 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche

Quando si parla di lavori agevolati al 75% si fa riferimento al bonus per lavori di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche.

Il bonus spetta sotto forma di: detrazione, sconto in fattura o cessione del credito anche 2024.

Detto ciò, come da circolare n°23/2022:

gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche possono essere realizzati sia sulle parti comuni degli edifici che sulle singole unità immobiliari residenziali e si riferiscono a diverse categorie di lavori quali, ad esempio, la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori), il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici, di servoscala, montascale o piattaforme elevatrici.

Il bonus al 75% spetta anche per gli interventi di:

  • automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche,
  • nonché in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

L’agevolazione  può essere calcolata sulla base di seguenti limiti di spesa:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 a euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

A ogni modo, per essere agevolati i lavori devono rispettare i requisiti previsti dal decreto ministeriale 14 giugno 1989, n.

236, in materia di: prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche. 

Demolizione e ricostruzione con il 75%. E’ possibile?

In premessa ci siamo chiesti se il 75% possa essere sfruttato anche per i lavori su edifici esistenti oggetto di demolizione e ricostruzione mantenendo la vecchia cubatura.

Il riferimento fatto dalla legge agli “edifici esistenti”, potrebbe trarre in inganno.

Infatti, nella già citata circolare n°23/2022, l’Agenzia delle entrate ha espressamente dichiarato che:

  • la detrazione spetta per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici “già esistenti”;
  • non spetta invece per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile;
  • né per gli interventi realizzati mediante demolizione e ricostruzione, ivi compresi quelli con la stessa volumetria dell’edificio preesistente inquadrabili nella categoria della “ristrutturazione edilizia”.

Dunque, niente bonus 75% per i lavori su edifici esistenti oggetto di demolizione e ricostruzione. Anche mantenendo la vecchia cubatura.

Riassumendo…

  • La legge prevede un bonus al 75% per i lavori di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche;
  • sono agevolati i lavori eseguiti su edifici già esistenti;
  • ai fini della norma, un rudere non è considerato quale edificio già esistente.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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