Banche e governi unici veri vincitori
Sarebbe corretto, ad esempio, pagare le tasse per pagare, oltre ai servizi per il cittadino, anche sprechi di stato sulle spalle di chi lavora e produce? Senza il contante, l’unico modo che i cittadini avrebbero per sfuggire alla scure fiscale sarebbe punire chi li ha governati, mandandoli a casa. Ma è più facile a dirsi che a farsi. La spesa pubblica crea anche dipendenza: mandereste mai a casa un governo, che ti mandasse un sussidio per startene comodamente seduto sulla tua poltrona del salotto tutto il giorno?
C’è un altro vincitore dall’abolizione del contante: le banche.
Il rischio di una patrimoniale
In poche parole, con la scusa della lotta all’evasione fiscale e alla criminalità organizzata, perderemmo quote di libertà e di democrazia. Dovremmo subire passivamente le inefficienze dei governi, le scelte delle banche e potremmo essere chiamati a riparare i conti di entrambi senza poter muovere un dito.
A tale proposito, si pensi al “grande sogno” di una tassa patrimoniale. Ad oggi, un po’ tutti i governi in Italia lo hanno accarezzato, ma senza mai poterlo realizzare in maniera compiuto.