Chi deve effettuare la denuncia di infortunio sul lavoro ed entro quanto tempo va fatta? Sono queste le principali domande alle quali che spesso i lavoratori non sanno dare risposta. Ma nemmeno tutti i datori di lavoro sanno bene come procedere.
Ebbene l’Inail ha chiarito con una recente circolare, la numero 24 del 9 settembre 2021, come funziona la procedura di denuncia di infortunio sul lavoro ed entro quanto tempo va presentata al istituto. Pena l’applicazione di una multa.
Termini di presentazione denuncia infortunio
Innanzitutto è bene premettere che quello della denuncia di infortunio sul lavoro (anche in itinere) è un obbligo che ricade sul datore di lavoro.
il datore di lavoro deve presentare all’Inail la denuncia per tutti gli infortuni accaduti ai lavoratori che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni.
La denuncia dell’infortunio deve essere presentata entro due giorni da quello in cui il datore di lavoro ne ha avuto notizia. Essa deve essere accompagnata dal certificato medico (già trasmesso all’Inail per via telematica direttamente dal medico) o dalla struttura sanitaria competente al rilascio.
Per gli infortuni mortali e gli infortuni per i quali ricorre pericolo di morte, la denuncia deve essere effettuata entro 24 ore dall’infortunio.
La denuncia nei termini appena esposti vale anche per i casi di covid-19 se l’evento è qualificabile come infortunio sul lavoro e non come malattia indennizzabile dal Inps.
Obblighi del datore di lavoro e sanzioni
Come detto, quindi, il datore di lavoro è sempre obbligato a informare tempestivamente l’Inail degli infortuni con prognosi superiore a 3 giorni (franchigia). Unico caso in cui il datore di lavoro è sollevato da questa responsabilità è quando non viene a conoscenza dell’evento.
Qualora l’Inail venga a sapere dell’infortunio tramite enti o canali diversi, informerà tempestivamente il datore di lavoro che presenterà denuncia per istruire la pratica di assistenza assicurativa.
In caso di violazione dell’obbligo di denuncia infortunio, scatterà da parte del Inail una sanzione amministrativa che va da 1.290 a 7.745 euro. Inizialmente l’Istituto emetterà una diffida obbligatoria applicando l’importo minimo. In assenza di riscontro, la sanzione aumenterà in proporzione ai ritardi da parte del datore di lavoro.