Denunciare l’evasione fiscale significa violare la privacy?

Il paradosso italiano della pubblicità delle dichiarazioni dei redditi
13 anni fa
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In Italia non pagare le tasse è reato: eppure denunciare un evasore fiscale viene percepito da parte dell’opinione pubblica come una sorta di “spia”, di tradimento. E’ un vizio molto ricorrente negli italiani: si tirano in ballo diritti inviolabili anche a protezione di atti illeciti. Storica è la lotta dei criminali condannati contro la pubblicazione della sentenza. Tempo fa era di moda protestare contro le intercettazioni, anche se queste avevano scopo di accertamento d’indagine. Ora che il Governo Monti ha riacceso i riflettori sulla questione dell’evasione fiscale, ecco spuntare la reazione dell’evasore contro le dichiarazioni dei redditi pubbliche.

Per invocare la reazione dei cittadini si tirano in ballo parole dure, quali statalismo, fascismo e terrorismo. Alcuni politici, contrari alla pubblicità delle dichiarazioni dei redditi, hanno parlato di incitazione alla “delazione fiscale”, il che ci riporta a quel sentimento dominante per cui il denunciante viene considerato al pari di una spia.

In realtà non esiste una contrapposizione Stato-cittadini e, rendendosi complici dell’evasione, non si danneggia un astratto potere politico tiranno ma tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati che subiscono in automatico le detrazioni mensilmente e che quindi si trovano costretti a compensare l’evasione di imprenditori e lavoratori autonomi.

 

DENUNCIA EVASIONE FISCALE: UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’ 

Fatto sta che in questa fase di transizione dell’esecutivo e di manovra fiscale, è stata rispolverata la proposta fatta da Visco nel 2008. E’ chiaro che, per fare un esempio pratico, se il vostro vicino di casa che sfoggia auto di lusso dichiara redditi minimi, in voi potrà nascere il sospetto. Il rischio che in Italia questo strumento venga abusato e diventi una sorta di arma da usare senza fondamento tra condomini è innegabile. Bisognerebbe eventualmente prevedere all’uopo prevedere delle sanzioni per chi avanza denunce palesemente infondate. Del resto se l’onestà fiscale non nasce per una presa di coscienza, che nasca pure per l’invidia delle “spie”.

Se tradire un segreto (seppure illecito) è immorale, vivere alle spalle degli altri non è forse da biasimare ancora di più? Chi non denuncia un’evasione fiscale è complice, così come chi è testimone di una rapina e non collabora con la giustizia per la ricerca dei rapinatori. L’Italia deve smetterla di innalzare a valore l’omertà.

 

EVASIONE FISCALE IN ITALIA: LA SALVEZZA PASSA DAL GOVERNO TECNICO?

Perché i politici non hanno mai combattuto efficacemente l’evasione fiscale? Perché gli evasori, che sono tanti, sono altrettanti potenziali elettori. Al momento però neppure Monti ha usato un pugno duro e questa è una delle debolezze di cui si accusa la manovra. In ogni caso denunciare un evasore è facile e si può fare anche online. (Evasione fiscale segnalazioni: boom di denunce al 117)

 

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Evasione fiscale: i privilegi per non pagare le tasse

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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