Detrazione 55% per interventi di risparmio energetico. Come effettuare i pagamenti e quali documenti occorre conservare? Cerchiamo di rispondere a queste domande.
Detrazione 55 per lavori di risparmio energetico
Innanzitutto è bene ricordare che la detrazione 55%, l’agevolazione risparmio energetico, quindi il bonus riconosciuto a chi effettua interventi di risparmio energetico, è stata prorogata al 30 giugno 2013 dal decreto legge n. 83/2012, il decreto sviluppo 2012.
Detrazione 55: come effettuare i pagamenti
Detto ciò pare opportuno soffermarci sulle modalità per effettuare i pagamenti dei lavori di risparmio energetico che godono della detrazione Irpef al 50%. Modalità di pagamento queste che variano a seconda che il soggetto che effettua i lavori, sia titolare o meno di reddito d’impresa. In particolare si prevede che i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico, bancario o postale, mentre i contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In tal caso, la prova delle spese realizzate per cui si potrà godere della detrazione 55% può essere costituita da altra idonea documentazione.
Pagamento con bonifico
Si precisa che nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno indicati precisi elementi come la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, nonché il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori). In merito al pagamento dei lavori per cui si gode della detrazione 55, effettuati con bonifico, si ricorda che dal 1° luglio 2010, le banche e le Poste Italiane Spa operano una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori.
Detrazione 55: quali documenti vanno conservati
Da ultimo, si precisa che per poter fruire della detrazione risparmio energetico, occorre conservare alcuni documenti importanti che poi andranno esibiti all’Amministrazione finanziaria, ove ne faccia richiesta, in sede di controlli. Tra questi documenti che vanno conservati troviamo il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato, la ricevuta di invio tramite internet o la ricevuta della raccomandata postale all’Enea, le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi e, per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa, la ricevuta del bonifico bancario o postale attraverso cui è stato effettuato il pagamento.
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