Detrazione casa di riposo: conta chi paga o l’intestatario delle fatture?

In vista della dichiarazione dei redditi 2020, diversi lettori in procinto di ordinare documenti e fatture ci chiedono conferme sulla detrazione casa di riposo.
3 anni fa
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In vista della dichiarazione dei redditi 2020, diversi lettori in procinto di ordinare documenti e fatture ci chiedono conferme sulla detrazione casa di riposo. In particolare, si chiedono se, per la detrazione retta casa di riposo, la legge considera chi paga o l’intestatario delle fatture.

Un lettore chiede:

“Salve, mia mamma è ricoverata in casa di riposo. Paga lei stessa la retta ma, materialmente, io prelevo i soldi e faccio il bonifico, quindi le fatture sono a mio nome. Può portare lei in detrazione la spesa?”.

Facciamo chiarezza su chi può detrarre le spese della casa di riposo, in questo caso specifico.

Detrazione casa di riposo: chi può detrarre le spese?

In Italia, si ha diritto a beneficiare di una detrazione del 19% delle rette che riguardano:

– il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi;

– un familiare a carico;

– un familiare non a carico.

Riguardo all’intestazione, se la casa di riposo rilascia fattura intestata al degente ma le spese sono sostenute in tutto o in parte dal figlio, quest’ultimo dovrà integrare la fattura indicando sulla stessa l’importo da lui sostenuto. In sede di controllo dell’Agenzia delle Entrate, chi porta in detrazione le spese della casa di riposo deve essere in grado di dimostrare i pagamenti.

Cosa succede (come nel caso del lettore che ci pone la domanda) quando l’ospite della casa di riposo paga la retta ma è il figlio a prelevare i soldi facendo il bonifico con fattura a proprio nome? La degente può portare in detrazione la spesa nella dichiarazione dei redditi?

Il genitore paga la retta, il figlio effettua il bonifico a proprio nome: l’anziano può portare in detrazione la spesa?

Se la spesa è sostenuta dal figlio in favore del genitore, nella fattura bisogna indicare anche gli estremi anagrafici e il codice fiscale di quest’ultimo.

Al contrario, se il genitore paga materialmente la retta ed il figlio fa il bonifico a proprio nome c’è una via per consentire all’anziano di beneficiare della detrazione del 19%.

L’istituto di cura può certificare le spese deducibili indicando come unico intestatario della fattura il paziente ricoverato. Nella fattura, il figlio potrà indicare che il genitore sostiene effettivamente il costo anche se lui effettua il bonifico a proprio nome.

Resta fermo l’obbligo di produrre, in fase di controllo da parte del Fisco, tutta la documentazione comprovante l’operazione per il sostenimento della spesa.

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