Con l’entrata in vigore del comma 11 della Legge di Bilancio 2025, il quadro normativo riguardante la detrazione per familiari a carico subisce un cambiamento significativo. La nuova disposizione legislativa introduce restrizioni che ridisegnano i criteri di accesso a tale agevolazione fiscale. Tra le novità una interessa anche i contribuenti con familiari residenti all’estero.
Andiamo nel dettaglio.
Familiari a carico fuori dall’Italia: cosa cambia
La legge di bilancio 2025 porta con se diverse novità in tema di detrazioni familiari a carico. Una di queste stabilisce che, a partire dal periodo d’imposta 2025, la detrazione per familiari a carico non sarà più applicabile ai contribuenti che non siano cittadini italiani, cittadini di uno Stato membro dell’Unione Europea (UE) o di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio Economico Europeo (SEE), qualora i loro familiari risiedano al di fuori dei nostri confini.
Questo intervento normativo mira a limitare il beneficio fiscale a determinate categorie di soggetti, escludendo chi non appartiene ai paesi summenzionati.
In termini pratici, questo significa che i cittadini non europei, pur presentando la dichiarazione dei redditi in Italia, non potranno più considerare i propri familiari residenti all’estero come fiscalmente a carico. Al contrario, per i cittadini italiani o di paesi UE o SEE, il diritto alla detrazione rimane invariato, purché siano rispettati i requisiti generali previsti dalla normativa fiscale italiana.
Un esempio per chiarire
Per comprendere meglio l’impatto della nuova norma, è utile analizzare alcuni scenari. Immaginiamo il caso del signor Antonio, cittadino italiano con un figlio residente all’estero. Nonostante la distanza geografica, se sono soddisfatti tutti i requisiti richiesti dalla legge italiana, il sig.
Antonio può continuare a beneficiare della detrazione per figli a carico anche dopo l’entrata in vigore delle nuove disposizioni.
Diversa è la situazione del signor Frank, cittadino di uno Stato non appartenente all’UE o al SEE ma che lavora in Italia e presenta qui la dichiarazione redditi. Pur essendo un contribuente in regola che presenta la dichiarazione dei redditi in Italia, dal 2025 non potrà più includere nella propria dichiarazione, come fiscalmente a carico, i figli o altri familiari residenti al di fuori del nostro Paese.
Ricordiamo che la detrazione per familiari a carico è un beneficio fiscale che consente di ridurre l’imposta lorda dovuta dallo Stato in presenza di familiari che non percepiscono un reddito. O che lo percepiscono in misura limitata. In Italia, per considerare un familiare fiscalmente a carico, è necessario che il suo reddito complessivo non superi una determinata soglia annuale. Tale soglia è attualmente fissata a 2.840,51 euro (elevata a 4.000 euro per i figli di età inferiore a 24 anni).
Le ragioni che escludono i familiari a carico se fuori Italia
L’introduzione, a opera della legge bilancio 2025, di questa limitazione è probabilmente legata alla volontà di razionalizzare la spesa pubblica. E garantire che i benefici fiscali siano riservati a contribuenti con un legame più diretto con il sistema economico e sociale italiano o europeo.
La detrazione per familiari a carico rappresenta infatti una voce di costo rilevante per lo Stato.
E l’esclusione di alcune categorie di contribuenti può comportare un contenimento delle risorse erogate.
Riassumendo.
- Dal 2025, restrizioni sulla detrazione familiari per contribuenti non UE/SEE con parenti all’estero.
- Familiari a carico solo se residenti in UE, SEE o italiani, rispettando requisiti fiscali.
- Nuove norme mirano a razionalizzare spese pubbliche e limitare benefici a specifici contribuenti.
- Importante aggiornarsi sulle regole per ottimizzare dichiarazioni fiscali dal 2025 in poi.