Detrazione figli a carico non riconosciuti: le strade percorribili

Per godere della detrazione figli a carico, questi devono essere riconosciuti, adottati, affidati o affiliati
3 anni fa
1 minuto di lettura
Assegno unico coppie di fatto, quali regole valgono?

Tra i soggetti che possono considerarsi fiscalmente a carico sono ammessi anche i figli del coniuge avuti da una precedente relazione. Tuttavia, c’è da rispettare una condizione fondamentale: tali figli devono essere riconosciuti o adottati.

Si pensi al caso di Andrea che ha sposato Melania la quale ha già un figlio avuto da una precedente relazione e non riconosciuto dal padre naturale. In tal caso Andrea può considerare, nel rispetto dei requisiti previsti, fiscalmente a proprio carico il figlio di Melania purché lo stesso Andrea lo riconosca come padre naturale oppure lo adotti.

La detrazione figli a carico: requisiti reddituale e civile

La vigente normativa prevede che per considerare un familiare fiscalmente a proprio carico è necessario che tale familiare possieda, nell’anno d’imposta di riferimento, un reddito complessivo, non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

A partire dall’anno 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni il predetto limite di reddito complessivo è elevato a 4.000 euro.

Nel rispetto dei citati limiti reddituali, un contribuente italiano può considerare fiscalmente a suo carico, anche se non conviventi con sé o anche se residenti all’estero:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato
  • i figli (compresi i figli, adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito.

Per la detrazione figli a carico, dunque:

  • non è richiesta che i figli convivano con il contribuente
  • sono compresi anche i figli adottivi, affidati o affiliati.

Pertanto, ritornando all’esempio di cui in premessa, nel rispetto delle citate soglie reddituali, Andrea può considerare a proprio carico il figlio di Melania (attuale moglie) solo se lo stesso Andrea lo riconosce come figlio naturale o laddove questi diventi suo figlio adottivo, affidato o affiliato.

Altri familiari: per la detrazione fiscale è richiesta la convivenza

Sempre nel rispetto dei citati limiti reddituali, è ammesso inoltre, considerare a carico, purché convivino con il contribuente o che ricevano da questi assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, anche i seguenti altri familiari:

  • il tuo coniuge legalmente ed effettivamente separato
  • i discendenti dei tuoi figli
  • i tuoi genitori (compresi quelli adottivi)
  • i tuoi generi e le tue nuore
  • tuo suocero e tua suocera
  • i tuoi fratelli e le tue sorelle (anche unilaterali)
  • i tuoi nonni e le tue nonne.

Potrebbero anche interessarti:

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Evasione fiscale, recupero record del gettito
Articolo precedente

Tasse alte, ma la riscossione resta impossibile: 930 miliardi non incassati dal 2000

contributi
Articolo seguente

Bonus sud: la compilazione dell’istanza in caso di cumulo con altri aiuti di Stato