Detrazione per lavori sul sottotetto: la destinazione d’uso non si cambia

Anche i lavori fatti sul sottotetto danno diritto alla detrazione IRPEF del 50% prevista per il recupero del patrimonio edilizio
3 anni fa
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Lavori fino a 10.000 senza visto e asseverazione tranne che per un bonus

Le modifiche interne ed esterne del sottotetto, nel rispetto di tutti i requisiti e le abilitazioni amministrative previste, danno diritto alla detrazione IRPEF del 50% (c.d. bonus ristrutturazione), purché non sia modificata l’originaria destinazione d’uso.

È l’importante precisazione che si evince dalla guida dell’Agenzia delle Entrate predisposta sul citato beneficio fiscale.

In sede di premessa, vogliamo ricordare che il bonus ristrutturazione si sostanzia in una detrazione fiscale del 50% riconosciuta a fronte di spese effettuate per interventi edilizi su singole unità a destinazione “abitativa” oppure su parti comuni di edifici condominiali.

Per le spese fatte nel 2020 e 2021, è ammesso optare, in luogo della detrazione fiscale, per:

  • lo sconto in fattura effettuato dall’impresa che esegue i lavori, la quale poi lo recupera nella forma del credito d’imposta che può utilizzare in compensazione oppure cedere a terzi soggetti (inclusi istituti di credito e finanziari)
  • la cessione del credito a terzi soggetti, inclusa la stessa impresa che esegue i lavori ed inclusi istituti di credito e finanziari. Il cessionario (ossia chi riceve il credito) può a sua volta cederlo a terzi.

Detrazione IRPEF ristrutturazione: i lavori ammessi

Laddove trattasi di interventi su singole unità abitative, l’agevolazione fiscale in esame compete per le seguenti tre categoria di interventi:

  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia.

A tal proposito, si considerano lavori di manutenzione straordinaria quelli destinati a rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare/integrare i servizi igienico/sanitari, purché non si modifichi la volumetria complessiva e sempreché i lavori non comportino mutamenti nella destinazione d’uso.

Sono interventi di ristrutturazione edilizia quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente (ne sono un esempio, la realizzazione di una mansarda o di un balcone o la trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda).

Lavori sul sottotetto: le condizioni per il bonus ristrutturazione

Per i lavori sul sottotetto la guida dell’Agenzia delle Entrate, testualmente indica che rientrano tra gli interventi che danno diritto al bonus fiscale:

  • riparazione modificando la posizione preesistente
  • sostituzione apparecchi sanitari, innovazioni con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
  • modifiche interne ed esterne con varie opere edilizie senza modificarne la destinazione d’uso
  • formazione di una unità immobiliare abitabile nel sottotetto mediante l’esecuzione di opere edilizie varie.

Dunque, le modifiche interne ed esterne del sottotetto rientrano tra i lavori agevolabili, a condizione che il sottotetto non cambi destinazione d’uso. Si pensi al caso di un sottotetto che dopo i lavori acquisti la destinazione d’uso di “ufficio”. IN questa ipotesi la detrazione fiscale non spetta, poiché a fine lavori la destinazione cambia da “sottotetto” (abitativo) ad ufficio.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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