Nel 730/2018 è possibile portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo. E’ un’agevolazione fiscale che può tornare utile a molti contribuenti ma purtroppo non tutti sanno come approfittarne. Ecco una guida alla compilazione corretta per portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo nel 730/2018.
Calcolo detrazione interessi mutui: formula ed esempio pratico
Per prima cosa va chiarito che il dato di riferimento è l’importo che risulta dall’atto nel senso che se la somma finanziata è maggiore rispetto a quella sostenuta per acquistare casa, possono essere portati in detrazione gli interessi relativi solo relativi alla parte del mutuo che copre il costo (più eventuali oneri accessori).
Ecco la formula per calcolare la cifra che si può portare in detrazione a titolo di interessi passivi sui mutui:
Costo acquisto immobile (oneri accessori inclusi) risultante da rogito per interessi pagati diviso il capitale erogato a titolo di mutuo.
Gli oneri sopra citati includono:
– l’onorario del notaio;
– le imposte di registro e quelli ipotecarie e catastali;
– le spese sostenute per eventuali autorizzazioni del giudice tutelare e quelle relative ad acquisto nell’ambito di una procedura concorsuale;
Rientrano invece tra gli oneri accessori relativi al contratto di mutuo:
• l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo (è quindi importante che la fattura del notaio specifichi le singole voci);
• la commissione dovuta agli istituti per la loro attività di intermediazione bancaria;
• le spese di istruttoria e perizia tecnica;
• gli oneri fiscali (inclusa iscrizione/cancellazione di ipoteca, imposta sostitutiva sul capitale prestato);
• la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti;
• penalità per anticipata estinzione del mutuo;
• maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni di cambio relative a mutui stipulati in valuta estera.
Detrazione mutuo: quali documenti servono
Nel caso di mutui contratti per l’acquisto di unità immobiliare adibita ad abitazione principale, per beneficiare della detrazione è opportuno che il contribuente conservi i seguenti documenti:
• quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2017;
• contratto di mutuo dal quale deve risultare che il finanziamento è stato concesso per l’acquisto dell’immobile (o dell’ulteriore quota) che è stato o sarà adibito ad abitazione principale;
• contratto di acquisto dell’immobile per verificare i vincoli temporali previsti nonché l’importo risultante dall’atto;
• documentazione comprovante gli oneri accessori all’acquisto sostenuti;
• autocertificazione comprovante che l’immobile è stato adibito ad abitazione principale
Come compilare il 730/2018 per la detrazione mutui
In conclusione riportiamo i righi da compilare con relativi codici:
• mutui ipotecari contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale (rigo E7);
• mutui ipotecari stipulati prima del 1993 su immobili diversi da quelli adibiti ad abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 8);
• mutui (non solo quelli ipotecari) contratti nel 1997 per effettuare interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione su tutti gli edifici compresa l’abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 9);
• mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale (righi da E8 a E10 codice 10);
• prestiti e mutui agrari di ogni specie (righi da E8 a E10 codice 11).