Detrazione mutuo prima casa. La legge di stabilità 2013, approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri e in fase di restyling secondo le ultime indiscrezioni ( a tal proposito si veda il nostro articolo Legge di stabilità 2013: possibili cambiamenti in vista), colpisce tutti i contribuenti. Tra aumento Iva, riduzione Irpf, spiccano i tagli alle detrazioni fiscali e in particolare il taglio alla detrazione mutuo prima casa che va a colpire soprattutto le giovani coppie.
Detrazione mutuo prima casa
Tra i tagli imposti dalla legge di stabilità 2013, merita particolare attenzione, visti gli effetti devastanti che porterà, il taglio alla detrazione mutuo prima casa. La normativa attuale prevede che il contribuente che accende un mutuo per l’acquisto della prima casa, possa detrarre dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche, dall’Irpef, il 19% su un tetto massimo di oneri pari a 4mila euro. In questi oneri vanno inseriti per tutti gli anni gli interessi passivi sul mutuo prima casa.
Detrazione interessi mutuo prima casa
Così, nel momento in cui si stipula un mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa, è prevista la possibilità di detrarre dall’Irpef gli interessi passivi e i relativi oneri accessori. In particolare, coloro che stipulano un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, intendendo per essa la casa in cui il proprietario ed i suoi familiari vi dimorano abitualmente, possono detrarre il 19% degli interessi passivi ed oneri accessori. Il tetto massimo è pari a 4000 euro. Per poter fruire della detrazione mutuo prima casa, occorre però rispettare alcuni requisiti come: essere proprietario dell’abitazione, essere intestatario del contratto di mutuo, acquistare l’immobile e stipulare il mutuo entro 12 mesi l’uno dall’altro, nonché adibire l’immobile ad abitazione principale entro 12 mesi.
Detrazione mutuo prima casa: cosa cambia con la legge di stabilità 2013
La legge di stabilità 2013 rivoluziona questa detrazione interessi mutuo prima casa, in particolare per quei contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 15mila euro all’anno. In tal caso si riduce il tetto massimo su cui calcolare la detrazione 19%, da 4mila a 3.000 euro. Ciò comporta inevitabilmente la riduzione dell’importo massimo detraibile sul mutuo prima casa che scende a 570 euro.
La beffa per i contribuenti
Sono circa 3 milioni e oltre i cittadini che si avvalgono della detrazione mutuo prima casa e che subiranno una stangata da 190 euro l’anno per effetto delle novità imposte dalla legge di stabilità 2013. Ma non solo detrazione interessi mutuo prima casa. A soffrire dei tagli imposti dal Governo tecnico sarà anche la detrazione per le assicurazioni sulla vita che, in base al testo così approvato dal Consiglio dei ministri della scorsa settimana, vengono computate nel tetto massimo di 3.000 euro. Una stangata che ha anche il sapore della beffa, considerando le ultime indiscrezioni, per cui i tagli avranno efficacia retroattiva e come tale faranno sentire il loro peso già con la dichiarazione dei redditi 2013. Diventerà sempre più difficile, soprattutto per le giovani coppie, poter accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa. Sempre più un sogno quindi acquistare una casa.
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