Detrazione nutrizionista nel 730. Solo con documentazione ad hoc

La detrazione del 19% è ammessa anche per la spesa pagata al nutrizionista che ha prescritto una dieta o un regime alimentare
7 mesi fa
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730 senza sostituto
Foto © Investireoggi

Ora che siamo entrati nel vivo della campagna dichiarativa 730 e modello Redditi, anche precompilato, è necessario verificare il possesso di tutti i requisiti per scaricare le spese da indicare in dichiarazione dei redditi.

Tra le spese per le quali è ammessa la detrazione c’è anche quella per il nutrizionista.

La spesa può essere scaricata solo se il contribuente è in possesso di tutta la documentazione richiesta per legge. Se si presenta la dichiarazione precompilata si potranno sfruttare i vantaggi sui controlli delle spese sanitarie.

Infatti, la spesa per il nutrizionista è considerata spesa medico-sanitaria.

Vediamo qual è la documentazione della quale deve essere in possesso chi intende detrarre la spesa per il nutrizionista.

La detrazione delle spese sanitarie

Innanzitutto, c’è da da dire che le spese mediche possono essere indicate sia nel 730 sia nel modello Redditi. Rispettivamente: nel quadro E e nel quadro RP.

La detrazione delle spese mediche in dichiarazione dei redditi è ammessa al 19% del costo sostenuto. Per la parte di spesa annua complessiva eccedente l’importo di euro 129,11.

Rientrano tra le spese detraibili, quelle relative a (Fonte istruzioni 730/2024):

  • prestazioni chirurgiche;
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
  • prestazioni specialistiche;
  • acquisto o affitto di protesi sanitarie;
  • prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
  • ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le
  • spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere separatamente indicate nella documentazione rilasciata dall’Istituto;
  • acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
  • ecc.

Come detto in apertura, la detrazione è ammessa anche la spesa pagata al nutrizionista che ha prescritto una particolare dieta o regime alimentare.

Detrazione spese nutrizionista nel 730.
Solo con documentazione ad hoc

La possibilità di detrarre  la spesa per il nutrizionista è stata confermata nella circolare n°14/2023 sulla dichiarazione dei redditi:

sono detraibili, senza necessità di prescrizione medica, le spese sostenute per le prestazioni rese alla persona da: psicologi e psicoterapeuti per finalità terapeutiche (Circolare 18.05.2011 n. 20/E, risposta 5.15); biologi, ivi inclusi i biologi nutrizionisti; le figure professionali elencate nel decreto del Ministero della sanità 29 marzo 2001 (ad esempio, fisioterapista e dietista) (Circolare 01.06.2012 n. 19/E, risposta 2.2); ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco (parere del Ministero della salute del 20 ottobre 2016).

Dunque, è corretto affermare che le spese sostenute per le prestazioni pagate a biologi nutrizionisti sono detraibili dall’Irpef:

  • senza necessità di prescrizione medica,
  • nella misura del 19% (per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro).

Dunque bisogna prestare attenzione al calcolo della franchigia sulle spese sanitarie.

Per quanto riguarda la documentazione, il contribuente dovrà essere in possesso della fattura rilasciata dal professionista sanitario da cui risulti: la relativa figura professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa.

Inoltre, la spesa deve essere “tracciata”(versamento bancario/postale o altri sistemi di pagamento “tracciabili”). Fatta eccezione per le prestazioni rese dalle strutture pubbliche o da quelle private accreditate al Servizio sanitario nazionale per le quali è ancora ammesso il pagamento in contanti.

Se si presenta la dichiarazione precompilata si potranno sfruttare i vantaggi sui controlli delle spese sanitarie.

Così ad esempio, se il 730 precompilato viene presentato, tramite un intermediario, con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti del CAF o del professionista. Anche sugli oneri detraibili e deducibili che sono stati comunicati all’Agenzia delle Entrate.

A eccezione dei dati delle spese sanitarie, per le quali il controllo formale è effettuato relativamente ai soli documenti di spesa che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata.

Riassumendo…

  • La detrazione del 19% è ammessa anche per la spesa pagata al nutrizionista;
  • la spesa deve essere documentata da apposita fattura cartacea;
  • il pagamento deve essere tracciato.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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