Come funziona la detrazione sui lavori di ristrutturazione per una casa in costruzione? C’è possibilità di recuperare parte della spesa anche eventualmente prima della firma del rogito? Quali requisiti sono richiesti?
Riportiamo il quesito di Carolina D. da Lecce che ci chiede:
“Sto per diventare proprietaria (in comproprietà con il mio compagno) di una villetta a schiera con ingresso indipendente acquistata dal costruttore. Per noi sarebbe una seconda casa: ho ugualmente diritto alle detrazioni per i lavori di ristrutturazione? Il rogito è in calendario a giugno 2019 ma ho già versato l’acconto dei lavori per completare la casa a dicembre 2018″.
Rispondere ci aiuta a fare chiarezza su questi punti.
Come portare in detrazione lavori sulla casa fatti prima del rogito
In linea di massima, sulla base delle informazioni fornite e riportate, potrebbe essere ammessa la detrazione, anche prima del rogito, a condizione che:
- sia stato firmato e registrato il compromesso entro la data della dichiarazione dei redditi in cui si fa valere la detrazione;
- i contribuenti risultino immessi nella proprietà dell’immobile,
- gli interventi di ristrutturazione eseguiti risultino a loro carico.
Confermiamo, inoltre, che l’agevolazione può essere riconosciuta anche nel caso in cui l’immobile abbia più intestatari, ognuno in relazione alla propria quota effettivamente sostenuta. Questa possibilità è ammessa anche se le fatture dei lavori sono intestate ad un unico contribuente, purché sia presente apposita annotazione relativa alle spese sostenute dalla seconda persona che chiederà la detrazione.
Sulla detrazione dei lavori di una casa in comproprietà e la divisione delle relative quote abbiamo già scritto in questo articolo alla cui lettura rimandiamo per approfondimenti.