Tagli alla detrazione polizze vita con effetto retroattivo, già dal 2013, andando in aperto contrasto con lo Statuto del contribuente.
Detrazione polizze vita nel D.L. 102/2013
Il decreto legge n. 102 del 2013, che ha cancellato l’Imu prima casa da una parte e introdotto la service tax dall’altra, ha trovato la necessaria copertura finanziaria in un taglio deciso alla detrazione polizze vita già da quest’anno. In particolare l’’articolo 12 del decreto legge n. 102/13 ha disposto che già per questo anno di imposta, venga dimezzata la detraibilità dei premi versati per assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di morte o invalidità permanente, che passa dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro per il periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013, per scendere ancora a 230 euro dal periodo d’imposta 2014.
Taglio detrazione polizze vita vìola lo Statuto del contribuente
La norma fa discutere perché in aperto contrasto con lo Statuto dei diritti del contribuente, visto che fissa la riduzione per la detrazione assicurazione vita già dal 2013, andando così a colpire anche i premi versati nei primi mesi del 2013. Questo perché proprio lo Statuto sancisce che i rapporti tra Amministrazione finanziaria e contribuente devono essere improntati alla trasparenza e collaborazione , nonché l’articolo 3 impone il divieto di emettere disposizioni con carattere retroattivo.
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Detrazione polizze vita 2013: come cambia
La norma contenuta nel decreto legge n. 102 del 2013 prevede inoltre una riduzione delle agevolazioni fiscali riservate ai premi versati per i contratti di assicurazione disciplinati dall’articolo 15, comma 1, lettera f) del Dpr 917/86. Tali contratti sono:
– quelli aventi ad oggetto il rischio morte, nei quali rientrano sia quelli che prevedono l’erogazione della prestazione in caso di morte, sia quelli che prevedono l’erogazione anche in caso di permanenza in vita (in tale secondo caso si può beneficare della detrazione solo per la parte del premio riferibile al rischio morte);
– quelli aventi ad oggetto il rischio d’invalidità permanente, sia se causata da infortuni sia se deriva da malattia;
– quelli aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza che assicurano il rischio di non autosufficienza nel compimento in modo autonomo degli atti della vita quotidiana;
– i contratti di assicurazione sulla vita sottoscritti entro il 31 dicembre 2000.
Ora si prevede che ai premi corrisposti in relazione a questi contratti, il tetto massimo di detraibilità passerà da euro 1.291,14, riconosciuto per l’anno d’imposta 2012, ad euro 630, previsto per il periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2013, per poi ridursi ulteriormente fino ad euro 230 a decorrere dal periodo d’imposta 2014.
Detrazione polizze vita: cosa si esclude dal taglio
Sono fuori dal taglio imposto alle detrazioni polizze vita con il decreto legge n. 102 del 2013 , i contributi e premi versati alle forme pensionistiche complementari (cosiddetto fondi pensioni), i contributi di assistenza sanitaria integrativa deducibili dal reddito complessivo Irpef fino ad un massimo di euro 3.615,20.
Taglio detrazione polizze vita: le ultime novità
Il recente decreto legge n. 102 del 2013 ha previsto delle modifiche alla sforbiciata alle detrazione polizze vita. In particolare si prevede che, per l’anno in corso sarà sempre del 19% (a patto di ulteriori modifiche così come paventate dalla recente legge di stabilità), con soglia massima di 630 euro e di 530 per il 2014, rispetto agli originari 230 euro previsti nel testo originario del D.L. 102/2013. In sostanza, secondo le modifiche del decretolegge n. 102 del 2013, il taglio delle detrazioni polizze vita andrà dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro per il 2013 e a 540 per il 2014.