Con la dichiarazione dei redditi 2020 è possibile detrarre anche le spese di giardinaggio. Nel modello 730/2020 si può recuperare parte della spesa sostenuta nel 2019 (bonus verde).
Vediamo nello specifico chi ha diritto alla detrazione, quali sono i limiti di spesa e in quanto tempo è possibile recuperare il bonus verde, introdotto con la legge di bilancio a partire dal 2018 e valido anche per le spese e gli interventi di riqualificazione del verde nel 2020.
Detrazione del bonus verde nel 730/2020
In cosa consiste il bonus verde? Si tratta, come specificato dalla normativa, di una detrazione Irpef sulle spese sostenute per la cura del verde legato alla casa di proprietà, cioè per tutti quei lavori che riguardano la manutenzione di fiori, piante, prati e giardini.
Le spese detraibili
Nello specifico è possibile portare in detrazione ai fini Irpef (non Ires) tutte quelle spese effettuate nel corso del 2019 per interventi relativi alla sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. L’Agenzia delle Entrate precisa che tali opere devono apportare una miglioria che comporti un rinnovamento totale o parziale del verde esistente. Non è prevista la detrazione in caso di manutenzione ordinaria. È, pertanto, agevolabile l’intervento di sistemazione a verde nel suo complesso, comprensivo delle opere necessarie alla sua realizzazione e non il solo acquisto di piante o altro materiale.
Importo detraibile
L’importo detraibile ai fini Irpef in dichiarazione dei redditi è – come detto – di 5.000 euro per unità abitativa (da quest’anno scenderà a 3.000 euro) e la misura è pari al 36 per cento, cioè 1.800 euro. Tale detrazione è spalmata su 10 anni, per cui vale 180 euro all’anno. Se gli interventi di riqualificazione a verde sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50 per cento. Per i condomini, la spesa per opere di innovazione o riqualificazione di giardini e parti comuni è ripartita in millesimi sui singoli proprietari sempre in 10 quote annuali di pari importo. Qualora un proprietario dovesse cedere l’immobile (vendita, donazione o successione) anche il bonus si trasferisce poiché legato al dato catastale che va inserito in dichiarazione al rigo E 51 del modello 730. Nel rigo E 41, invece, dovrà essere riportato il codice fiscale della ditta o il professionista che ha eseguito i lavori, l’anno di emissione della fattura e l’importo corrisposto. Da quest’anno anche questi dati vengono trasmessi in automatico alla precompilata per cui il contribuente dovrebbe già trovarli esposti, ma può capitare di doverli aggiungere a mano modificando la dichiarazione se questi non compaiono.