Detrazione spese funebri nel 730, ammesse solo se tracciabili

Le spese funebri possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi solo se tracciabili. Non sono ammessi i pagamenti in contanti.
4 anni fa
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spese

Anche per quest’anno le spese funebri sostenute nel corso del 2020 posso essere detratte in dichiarazione dei redditi.  Nel modello 730/2021 è possibile riportare le spese sostenute per il funerale di un parente o persona cara.

Se la spese funebri non sono inserite automaticamente nella precompilata, il contribuente può aggiungerle. Attenzione, però, perché queste spese dovranno essere tracciabili, quindi non è ammesso il pagamento in contanti. E’ questa in sostanza la novità per il 730/2021.

Spese funebri detraibili sono se tracciabili

Così, le spese funebri devono tassativamente essere state fatto con metodi tracciabili.

Diversamente non saranno ammesse e l’inserimento “manuale” nella precompilata comporterà la verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo che le spese funebri possono essere detratte ai fini Irpef nel modello 730 o Unico in dipendenza della morte di persone senza alcun limite di importo, senza considerare alcun grado di parentela rispetto al defunto.

La detrazione fiscale è infatti concessa anche nel caso in cui il soggetto deceduto non sia a carico o convivente con il familiare che ha sostenuto la spesa. Dal 2020 (anno d’imposta 2019) è stato eliminato il riferimento al grado di parentela con il de cuius, consentendo così la detrazione in dipendenza del solo evento della morte e in presenza della fattura rilasciata dall’impresa di pompe funebri.

Tetto massimo di spesa e rimborso

Per quanto riguarda il recupero ai fini Irpef, la percentuale non è cambiata. La normativa fiscale prevede la detrazione Irpef del 19% sulle spese funebri sostenute nell’anno 2020 fino ad un importo massimo di 1.550 euro, per una detrazione massima fruibile di 294,50 euro totali.

Il limite di spesa è riferito a ciascun decesso e non al periodo d’imposta e costituisce l’importo massimo detraibile anche in presenza di più soggetti contribuenti alle spese per lo stesso defunto. La spesa deve essere portata in detrazione solo dal soggetto o dai soggetti che hanno sostenuto le spese funebri, sempre nel limite di cui sopra.

Le spese ammesse

Ma quali sono le spese funebri ammesse per la detrazione? Sono tutte quelle riconducibili al funerale,  e cioè:

la ricevuta del versamento effettuato al Comune per i diritti cimiteriali,

la fattura dell’agenzia di pompe funebri,

la spesa per il fiorista,

quella relativa agli annunci funebri.

La lapide, le fotografie e i vari addobbi cimiteriali

Normalmente le agenzie di pompe funebri si occupano di tutto, compreso il trasporto della salma, ed emettono una sola fattura riepilogativa di tutte le spese sostenute.

Come inserire le spese funebri nel 730

Come detto, le spese funebri tracciate sono inserite in automatica nella precompilata. Qualora mancassero, il contribuente le potrà inserire manualmente modificando i campi prima della trasmissione del 730.

Più precisamente, le spese funebri da indicare nel modello 730 devono essere riportate nei righi da E 8 a E 12, colonna 2 indicando il codice “14”, nella colonna 1. Nel modello Redditi persone fisiche, invece, le spese funebri dovranno essere indicate nei righi da RP 8 a RP 14, colonna 2 indicando il codice “14”, nella colonna 1.

Nel caso di più eventi funebri, occorre utilizzare più righi da RP 8 a RP 14 (o ad E 8 a E 12 se stiamo utilizzando il modello 730), riportando in ognuno di essi il codice “14” e la spesa relativa a ciascun decesso.

Il limite di spesa sarà sempre di 1.550 euro per ciascun defunto e la documentazione dovrà essere conservata in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate qualora la precompilata non riportasse i dati già trasmessi dalle pompe funebri e venisse modificata dal contribuente.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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