L’art. 15 del Tuir, tra le spese detraibili nella misura del 19%, fa rientrare anche quelle funebri sostenute in dipendenza della morte di persone e ciò a prescindere dal vincolo di parentela.
Ciò, sta significando che sono detraibili, ad esempio, anche le spese sostenute per il funerale di un amico, della suocera, di un cognato, ecc.
Sono inoltre detraibili non solo quelle sostenute in Italia, ma anche quelle sostenute per funerali all’estero. Ma in questo caso occorre che siano rispettate determinate condizioni.
La detrazione spese funebri: condizioni, limiti e modalità di pagamento
Innanzitutto dobbiamo ricordare che, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 19/E del 2020), per essere detratte le spese funebri devono riferirsi ad un evento attuale, nel senso che, ad esempio, non sono detraibili quelle legate al futuro evento del decesso (l’acquisto del loculo ad esempio non è detraibile).
Sono, inoltre, detraibili non solo le spese per le onoranze ma anche quelle per il trasporto e la sepoltura.
La detrazione compete nel limite massimo di spesa di euro 1.550 (riferito a ciascun decesso). Ricordiamo inoltre che, a decorrere dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2020, ai fini della detrazione, il pagamento deve essere fatto con strumenti tracciabili (bonifico, carta di credito, ecc.). Non sono più detraibili le spese funebri pagate in contanti (Vedi anche Tracciabilità spese detraibili: check list oneri e strumenti di pagamento).
Spese funebri estere: la documentazione per la detrazione
Come anticipato in premessa il legislatore ammette anche la detrazione per le spese funebri sostenute all’estero. In tal caso, tuttavia, è richiesta la condizione che la documentazione in lingua originale comprovante tali spese sia corredata da una traduzione giurata in lingua italiana.
La traduzione giurata non è necessaria se la documentazione originaria, è redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo (in questo caso la traduzione può essere eseguita e sottoscritta dal contribuente stesso che ha sostenuto l’onere).
Se poi la documentazione originaria è redatta in sloveno, questa può non essere corredata dalla traduzione italiana, se il contribuente è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena.
Detrazione spese funebri: la documentazione da conservare
Con riferimento alla documentazione da conservare ed eventualmente esibire in caso di controlli dell’Amministrazione finanziaria, si tratta della seguente:
- fatture e/o ricevute fiscali riconducibili al funerale
- ricevuta di pagamento tracciabile (per le spese fatte dal 1° gennaio 2020)
per spese funebri all’estero, la documentazione in lingua originale delle spese sostenute corredata da una traduzione giurata in lingua italiana (laddove serve) o dalla traduzione sottoscritta dallo stesso contribuente.
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