In ambito fiscale, uno dei temi che solleva spesso dubbi riguarda la detrazione delle spese funebri. Sebbene si tratti di una questione delicata dal punto di vista emotivo, è importante comprendere le regole che disciplinano questo tipo di agevolazione, così da non perdere il diritto a un beneficio economico previsto dalla normativa italiana.
Cos’è la detrazione delle spese funerarie
La detrazione spese funerale è una misura prevista dalla legge italiana che consente di recuperare una parte delle spese sostenute per il funerale di un familiare. L’articolo 15, comma 1, lettera d) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) stabilisce che i contribuenti possono detrarre il 19% dell’importo versato, entro un limite massimo di 1.550 euro per ogni decesso.
Questa agevolazione fiscale non riguarda soltanto i familiari diretti, ma può essere fruita anche da soggetti che, pur non avendo un legame di parentela stretto con il defunto, si fanno carico dei costi legati alla cerimonia funebre.
Chi può richiedere la detrazione
La possibilità di beneficiare della detrazione spese funerale spetta a colui che ha sostenuto effettivamente la spesa, indipendentemente dall’intestatario della fattura. Questo è un punto fondamentale, perché spesso la persona che effettua il pagamento può non coincidere con quella a cui è intestato il documento fiscale emesso dall’impresa funebre.
Per esempio, può accadere che, in occasione della morte di un familiare, la fattura venga intestata a uno dei parenti più stretti, ma il pagamento venga effettuato da un altro componente della famiglia, magari per ragioni pratiche o di disponibilità economica.
In questi casi, la legge consente comunque la detrazione a chi ha effettivamente sostenuto l’onere, ma a condizione che vengano rispettate alcune formalità.
Documentazione necessaria per la detrazione spese funerale
Affinché il contribuente che ha effettuato il pagamento possa ottenere la detrazione, è indispensabile che siano rispettati determinati requisiti documentali. In particolare:
- Tracciabilità del pagamento: l’importo deve essere versato tramite bonifico bancario, postale o altro sistema che consenta la tracciabilità, come carte di credito o debito. I pagamenti in contanti non sono ammessi per fruire dell’agevolazione fiscale. Per chi fa il bonifico basta quello ordinario, non serve fare come per il pagamento nei bonus edilizi (c.d. bonifico parlante).
- Indicazione della causale nel bonifico: è consigliabile specificare chiaramente nella causale del bonifico il numero della fattura e la natura del pagamento, per facilitare eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
- Dichiarazione di ripartizione della spesa: qualora il contribuente che ha sostenuto la spesa non coincida con l’intestatario della fattura, è necessario integrare il documento con una dichiarazione firmata da entrambe le parti (cioè da chi ha pagato e da chi risulta intestatario del documento). Tale dichiarazione deve esplicitare la reale attribuzione della spesa e la volontà di ripartizione dell’onere.
Questa precisazione è stata confermata anche dalla circolare n. 24 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate, che ha ribadito come la detrazione possa essere richiesta anche da soggetti diversi dall’intestatario della fattura, purché sia dimostrabile l’effettivo sostenimento della spesa.
Esempio pratico: chi ha diritto alla detrazione?
Per chiarire il funzionamento di questa agevolazione, si può fare riferimento a un caso concreto. Supponiamo che, in seguito alla morte di una persona, il documento fiscale rilasciato dall’impresa funebre sia intestato alla figlia, ma il pagamento venga effettuato da un altro familiare, ad esempio il coniuge di tale figlia, tramite bonifico.
In questa situazione, chi può effettivamente beneficiare della detrazione spese funerale?
La risposta è che il diritto alla detrazione spetta al coniuge della figlia, cioè alla persona che ha materialmente sostenuto l’onere economico. Tuttavia, affinché l’agevolazione sia riconosciuta, sarà necessario integrare la fattura con una dichiarazione sottoscritta dalla figlia e dal coniuge di quest’ultima, in cui si attesta che la spesa è stata a carico di quest’ultimo. Solo in presenza di tale documentazione, la detrazione sarà legittima.
Detrazione spese funerale: obblighi in fase di dichiarazione dei redditi
Al momento della dichiarazione dei redditi, il contribuente che intende usufruire della detrazione spese funerale deve conservare:
- la fattura originale rilasciata dall’impresa di onoranze funebri;
- la ricevuta del bonifico o della modalità tracciabile utilizzata per il pagamento;
- l’eventuale dichiarazione di ripartizione se il pagamento non è avvenuto da parte dell’intestatario della fattura.
Questi documenti non devono necessariamente essere allegati alla dichiarazione, ma vanno conservati per almeno cinque anni, in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Riassumendo
- La detrazione spese funerale è pari al 19% fino a 1.550 euro.
- Spetta a chi ha sostenuto realmente la spesa, non solo all’intestatario della fattura.
- Il pagamento deve essere tracciabile: bonifico, carta o altro mezzo documentabile.
- Serve una dichiarazione firmata se chi paga è diverso dall’intestatario della fattura.
- Non è necessario un legame di parentela diretto con il defunto.
- I documenti vanno conservati per almeno cinque anni per eventuali controlli fiscali.