Detrazione spese mediche. Acquisti on line non sempre agevolati

Il beneficio fiscale è pari  al 19% del costo sostenuto per la parte di spesa annua complessiva eccedente l’importo di euro 129,11
2 anni fa
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spese mediche detraibili

Tra le principali spese che trovano posto in dichiarazione dei redditi quali oneri scaricabili dall’Irpef ci sono le spese mediche. La detrazione delle spese mediche richiede a monte il rispetto di precisi requisiti soprattutto per quanto riguarda la documentazione di cui deve essere in possesso il contribuente in caso di eventuali controlli del Fisco. Anche se c’è da dire che per chi presenta il 730 precompilato, in molti casi, non sarà più necessario conservare alcuna documentazione. Questo perché, l’Agenzia delle entrate riceve da farmacie, medici, ottici, ecc, i dati delle spese sanitarie che i contribuenti sostengono nel corso dell’anno e li inserisce direttamente in dichiarazione dei redditi.

Detto ciò, posto che oramai molti acquisti di farmaci vengono effettuati online perché si riesce ad acquistare a prezzi molto convenienti, è lecito chiedersi quali siano gli acquisti fatti sul web effettivamente agevolabili. E, quindi, l’eventuale documentazione di cui bisogna essere in possesso per detrarre la spesa ai fini Irpef.

La detrazione delle spese mediche

La detrazione delle spese mediche è prevista dall’art.15 del DPR 917/86, TUIR. Il beneficio fiscale è pari al 19% del costo sostenuto. Per la parte di spesa annua complessiva eccedente l’importo di euro 129,11.

Rientrano, infatti, tra le spese detraibili, quelle relative a (Fonte istruzioni 730/2023):

  • prestazioni chirurgiche;
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
  • prestazioni specialistiche;
  • acquisto o affitto di protesi sanitarie;
  • prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
  • ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze (in caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere separatamente indicate nella documentazione rilasciata dall’Istituto);
  • acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
  • prestazioni specialistiche;
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie;
  • prestazioni chirurgiche;
  • ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici;
  • trapianto di organi;
  • cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
  • acquisto o affitto di dispositivi medici/attrezzature sanitarie, comprese le protesi sanitarie;
  • assistenza infermieristica e riabilitativa (es: fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, ecc.);
  • prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
  • prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
  • ecc.

Detto ciò, vediamo a quali condizioni è possibile detrarre l’acquisto di farmaci online.

Detrazione delle spese mediche on line. A quali condizioni?

Nella circolare n°24/e 2022, l’Agenzia delle entrate ha chiarito meglio quando è ammessa la detrazione delle spese mediche fatte online.

Ebbene, nel documento di prassi citato, è evidenziato che:

La detrazione spetta anche per l’acquisto dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica, effettuato on-line presso farmacie e esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione o dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti, individuate dalla legislazione di Regioni o Province autonome. Si precisa che in Italia non è consentita la vendita on line di farmaci che richiedono la prescrizione medica.

L’acquisto, dunque, è agevolato se è effettuato presso farmacie o esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione o dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti, individuate dalla legislazione delle Regioni o delle Province autonome.

Verificare se una farmacia o un esercizio commerciale è autorizzato alla vendita online, in effetti, è semplice. E’ possibile, infatti, consultare sul sito del Ministero della Salute la pagina con l’elenco dei “Soggetti autorizzati al commercio online di medicinali”.

Per quanto riguarda la documentazione, servirà la Fattura o lo “scontrino fiscale” (c.d. parlante), in cui devono essere specificati natura (farmaco o medicinale, OTC, ecc.), qualità (codice alfanumerico) e quantità del prodotto acquistato nonché il codice fiscale del destinatario.

In tal modo ci si mette al riparo da eventuali controlli del Fisco.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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