Il diritto alla detrazione Irpef per i figli fiscalmente a carico spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50% anche se mamma e papà possono anche accordarsi diversamente facendo in modo che detrazione sia fruita dal genitore che ha il reddito complessivo più alto al 100%.
Detrazione figli a carico: casi particolari
In caso di separazione, di annullamento, scioglimento o cessazione del matrimonio le detrazioni per i figli fiscalmente a carico spettano al genitore affidatario. Se si ha un affidamento congiunto o condiviso la detrazione va divisa a metà: 50% per ognuno dei genitori.
Sempre in caso di separazione, se uno dei due genitori non può fruire della detrazione a causa dei limiti di reddito, la detrazione viene assegnata interamente all’altro genitore, che salvo diverso accordo, è tenuto a versare all’altro genitore la parte spettante di detrazione (100% in caso di affidamento esclusivo o 50% in caso di affidamento congiunto).
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Se uno dei due coniugi, invece, è fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione compete interamente a quest’ultimo. Se invece uno dei due genitori manca o non ha riconosciuto i figli, per il primo figlio si applica la detrazione prevista per il coniuge a carico mentre per la restante prole la detrazione al 100% per i figli fiscalmente a carico.
Detrazioni figli a carico: a quanto ammontano?
Per ciascun figlio a carico è riconosciuta una detrazione pari a 950 euro annue.
Per i figli inferiori a 3 anni la detrazione, invece, è di 1220 euro mentre per i figli disabili con età superiore a 3 anno la detrazione è di 1350 euro. Per i figli disabili con età inferiore a 3 anni la detrazione spettante è di 1650 euro. Se si hanno più di 3 figli a carico la detrazioni sono aumentate di 200 euro per ogni figlio.
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