Detrazioni Irpef 2025. Doppio limite con soglie reddituali nella Legge di bilancio

La Legge di bilancio 2025 rimette mano alle detrazione Irpef prevedendo una spesa massima complessiva detraibile dal reddito
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3 giorni fa
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Foto © Licenze Creative Commons

Negli ultimi anni, il legislatore ha introdotto vari limiti e condizioni per le detrazioni Irpef, modificando le regole di detrazione per i contribuenti con redditi elevati e introducendo requisiti di tracciabilità dei pagamenti.

La Legge di Bilancio 2025 intensifica queste misure, applicando una nuova struttura di calcolo per le detrazioni fiscali, con ulteriori limiti reddituali e una doppia franchigia in base alla composizione del nucleo familiare.

Per i redditi più alti, viene fissata una spesa massima complessiva detraibile dall’Irpef. Prima si applicheranno le regole previste per ogni singola detrazione e poi scatteranno i limiti reddituali.

Le detrazioni Irpef a oggi: pagamenti tracciati, limiti reddituali e taglio di 260 euro

Nel corso degli ultimi anni il legislatore ha iniziato a mettere una serie di paletti alle detrazioni Irpef.

A partire dalle spese sostenute dal 2020, la detrazione Irpef  è ammessa solo se i pagamenti sono effettuati con strumenti tracciabili.

Questa regola si applica agli oneri per cui è prevista una detrazione del 19%, come indicato nell’art. 15 del TUIR (DPR 917/86) e in altre normative. Gli oneri soggetti a questa condizione includono:

  • spese sanitarie;
  • interessi su mutui ipotecari per l’acquisto di immobili;
  • spese per l’istruzione;
  • spese funebri;
  • spese per assistenza personale;
  • spese per attività sportive per ragazzi;
  • spese per intermediazione immobiliare;
  • spese di locazione per studenti universitari fuori sede;
  • e altre spese simili.

Sono considerati tracciabili i pagamenti effettuati tramite carta di credito, prepagata, bancomat, bonifico bancario, ecc.

Cosa si può pagare in contanti

Tuttavia, possono essere pagate in contanti senza perdere il diritto alla detrazione:

  • l’acquisto di medicinali e dispositivi medici;
  • le prestazioni sanitarie fornite da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.

Ad esempio, è possibile pagare in contanti un farmaco veterinario senza perdere la detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Per dimostrare che una spesa è stata pagata con strumenti tracciabili, è necessario conservare ricevute bancomat, estratti conto, copie di bollettini postali, MAV o pagamenti tramite PagoPA.

Gli attuali limite reddituali

Sempre dal 2020 è stato introdotto un meccanismo di decalage delle detrazioni per i redditi più alti.

Dal 2020, infatti, la detrazione dall’imposta lorda per alcune spese indicate nell’art. 15 del TUIR è modulata in funzione del reddito complessivo:

  • la detrazione spetta interamente ai contribuenti con reddito complessivo fino a 120.000 euro;
  • superato tale limite, la detrazione si riduce progressivamente fino ad annullarsi per redditi complessivi pari o superiori a 240.000 euro (art. 15, comma 3-bis, del TUIR).

Le spese soggette a questa riduzione comprendono: intermediazione immobiliare, spese veterinarie, servizi di interpretariato per persone riconosciute sorde, spese funebri, istruzione non universitaria e universitaria, spese per minori o maggiorenni con DSA, ecc.

Il taglio di 260 euro per l’anno 2024

Poi ci ha pensato la riforma fiscale, con il D.Lgs n°216/2023 a complicare ulteriormente le cose.

In particolare, per i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, è prevista una riduzione pari a 260 euro della detrazione dall’imposta lorda spettante per l’anno 2024. Il reddito complessivo è calcolato al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze.

Questa riduzione si applica a:

  • gli oneri per cui la detrazione delle spese sostenute è fissata al 19% dal TUIR o da altre disposizioni fiscali;
  • erogazioni liberali a favore dei partiti politici (art. 11 del D.L. 28 dicembre 2013, n. 149, convertito dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13);
  • premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi (art. 119, comma 4, quinto periodo, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34).

Sono escluse da tale riduzione le spese sanitarie.

Tale ulteriore taglio si applica dopo aver applicato quello del pr. precedente.

Dunque, prima si procede al calcolo delle detrazioni, applicando i primi abbattimenti per i redditi superiori a 120.000 euro, poi, si applica il nuovo taglio di 260 euro. Per i redditi superiori a 50.000 euro e fino a 120.000 euro si applica il solo taglio di 260 euro.

Nei fatti abbiamo obblighi di pagamenti tracciati e una doppia franchigia.

Detrazioni Irpef 2025. Doppio limite con soglie reddituali

La Legge di bilancio 2025 rimette mano alle regole di detrazione.

In particolare viene introdotto un doppio limite:

  • il primo è quello previsto dalla norma che regola la singola detrazione (ad esempio le spese per le università private possono essere detratte al 19% entro un limite di spesa fissato annualmente dal Ministero dell’istruzione);
  • il secondo invece è un limite reddituale.

In particolare, per i soggetti con redditi superiori a 75.000 euro sarà necessario individuare una spesa massima complessiva detraibile. Il reddito complessivo deve essere assunto al netto del reddito
dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

Si parte da un importo base:

  • 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro;
  • 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro.

Tale importo base dovrà poi essere moltiplicato per un coefficiente che varia in funzione del numero di figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati, presenti nel nucleo familiare del contribuente, che sono fiscalmente a carico.

Coefficienti e figli a carico

I coefficienti da utilizzare sono i seguenti:

  • 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
  • 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;
  • 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli a carico;
  • 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli a carico o almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, che si trovi nelle condizioni previste nell’articolo 12, comma 2.

Così ad esempio, con un reddito di 90.000 euro e un solo figlio a carico il contribuente potrà scaricare in dichiarazione dei redditi una spesa massima di 9.800 euro (14.000*0,70).

Anche il bonus ristrutturazione 2025 sarà con nuove soglie e limiti reddituali

Le spese sanitarie non saranno soggette a tale meccanismo di calcolo.

Come si calcola il limite di spesa massima detraibile?

Innanzitutto c’è da dire che per le spese la cui detrazione deve essere ripartita in più anni ( si pensi ad esempio al bonus ristrutturazione), si dovrà prendere a riferimento la singola quota annuale. Questa concorrerà alla verifica delle suddette soglie di spese massime detraibili annue.

A ogni modo, non si deve tenere conto delle seguenti spese relative a:

  • interessi passivi su prestiti o mutui agrari contratti fino al 31 dicembre 2024;
  • interessi passivi su mutui ipotecari per l’abitazione principale accesi fino al 31 dicembre 2024;
  • interessi passivi e relativi oneri accessori su mutui  per la costruzione/ristrutturazione dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale contratti fini a fine anno 2024;
  • le rate delle spese detraibili relativo all’acquisto di veicoli per disabili con opzione per la rateazione sostenute entro il 31 dicembre 2024 (vedi articoli 15, comma 1, lettera c), decimo periodo del TUIR) ;
  • le rate dei bonus edilizi con spese sostenute sempre entro fine anno 2024.

Riassumendo…

  • Pagamenti tracciabili: detrazione concessa solo per spese pagate con strumenti tracciabili; eccezione per alcune spese sanitarie.
  • Riduzione per redditi alti: per redditi oltre 120.000 euro, le detrazioni calano fino ad azzerarsi a 240.000 euro.
  • Taglio per redditi sopra 50.000 euro: riduzione di 260 euro sulla detrazione per chi supera 50.000 euro di reddito nel 2024.
  • Doppio limite dal 2025: per redditi sopra 75.000 euro, le detrazioni sono limitate da un tetto massimo legato al reddito.
  • Coefficiente familiare: importo detraibile calcolato in base al numero di figli a carico; le spese sanitarie sono escluse da questi tagli.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

1 Comment

  1. Buongiorno
    è chiaro che le fatture pagate nel 2024 (bonus edilizi) non verranno conteggiate in quel limite a seconda del reddito,
    è chiaro ormai che chi ha iniziato Superbonus prima del 15 Ottobre 24 potrà proseguirlo nella misura del 65% pure nel 2025,
    per questo chiedo una cosa: visto che i limiti di detrazioni in base all IRPEF son previsti per le detrazioni 19/50 (ho letto questo in piu articoli) devo supporre che le fatture al 65%per Superbonus 2025 non entreranno in quel conteggio?

    spero la mia domanda sia chiara
    ringrazio
    Alberto Perini

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