Detrazioni Irpef 2025: riduzioni e novità per i contribuenti single

Le detrazioni Irpef 2025 penalizzano i contribuenti single senza figli a carico, in alcuni casi la spesa massima detraibile si dimezza
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2 mesi fa
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L’attuale bozza della L. di bilancio 2025 conferma il modus operandi del Governo Meloni: aiutare le famiglie con redditi medio-bassi e con figli a carico. Infatti, il taglio al cuneo fiscale con le aliquote Irpef alleggerite, il nuovo bonus Irpef e la conferma delle soglie di esenzione dei fringe benefit, vanno proprio verso questa direzione.

Le detrazioni Irpef 2025 porteranno però novità significative, soprattutto per i contribuenti single. La nuova normativa prevede infatti una riduzione degli importi delle detrazioni per questa categoria di contribuenti, con l’obiettivo di riorganizzare il sistema fiscale e favorire le famiglie con redditi medio-bassi e con figli a carico.

Ciò significa che chi non ha figli a carico vedrà una riduzione dei benefici fiscali, con un aumento potenziale dell’Irpef da versare allo Stato.

Le detrazioni Irpef 2025. Cosa cambia

Negli ultimi anni, il legislatore ha posto diversi limiti e condizioni alle detrazioni Irpef, modificando le regole per i contribuenti con redditi elevati e introducendo l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti.

La Legge di Bilancio 2025 rafforza queste misure, prevedendo una nuova struttura di calcolo per le detrazioni, con ulteriori limiti basati sul reddito e una franchigia legata alla composizione del nucleo familiare.

Per i contribuenti con redditi elevati, è stata stabilita una spesa massima complessiva detraibile dall’Irpef.

Le regole previste per ciascuna detrazione verranno applicate per prime, seguite dall’introduzione dei nuovi limiti reddituali. Il nuovo taglio è inserito aggiungendo l’art.16-ter al TUIR (DPR 917/86).

Dunque, le Detrazioni Irpef 2025 avranno doppio limite con soglie reddituali.

Andando nello specifico, i contribuenti con redditi complessivi superiori a 75.000 euro dovranno tenere conto anno per anno di una spesa massima detraibile. Il reddito complessivo deve essere assunto al netto del reddito relativo al possesso dell’abitazione principale e relative pertinenze.

A monte viene fissata una spesa massima detraibile che però è solo teorica.

La spesa massima detraibile è pari a:

  • 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro;
  • 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro.

Detrazione teorica e coefficienti in funzione dei figlia a carico

Qui entra in gioco un coefficiente che può ridurre la spesa effettivamente scaricabile nel 730. O nel modello Redditi.

Tale coefficiente varia in funzione del numero di figli a carico. Compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati, presenti nel nucleo familiare del contribuente, che sono fiscalmente a carico.

I coefficienti da utilizzare sono i seguenti:

  • 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
  • 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;
  • 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli a carico;
  • 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli a carico o almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, che si trovi nelle condizioni previste nell’articolo 12, comma 2.

Detrazioni Irpef 2025: riduzioni e novità per i contribuenti single

E’ chiaro che la previsione di un sistema di decalage basato sulla presenza o meno di figli a carico va a penalizzare i contribuenti single senza figli a carico.

Facciamo un esempio, ipotizziamo che un contribuente non sposato e senza figli a carico abbia un reddito 2025 pari a 80.000 euro. Mettiamolo a confronto con un contribuente che invece ha lo stesso livello di reddito ma che ha tre figli fiscalmente a carico.

In tali casi la differenza di spesa massima detraibile sarà così individuata:

  • 7.000 euro per il contribuente single;
  • 14.000 euro per il contribuente con i figli a carico.

Dunque quest’ultimo potrà contare su una spesa massima detraibile pari al doppio rispetto a quella che è invece riconosciuta al single.

La situazione si complica ancora di più per i redditi sopra 120.000 euro.

Infatti, in tale caso a monte dovrà essere applicato un ulteriore taglio già in vigore dal 2020.

La detrazione dall’imposta lorda per alcune spese indicate nell’art. 15 del TUIR infatti varia in funzione del reddito complessivo:

  • la detrazione spetta interamente ai contribuenti con reddito complessivo fino a 120.000 euro;
  • superato tale limite, la detrazione si riduce progressivamente fino ad annullarsi per redditi complessivi pari o superiori a 240.000 euro (art. 15, comma 3-bis, del TUIR).

Sono soggette al taglio le spese riferite a intermediazione immobiliare, spese veterinarie, servizi di interpretariato per persone riconosciute sorde, spese funebri, istruzione non universitaria e universitaria, spese per minori o maggiorenni con DSA, ecc.

Tuttavia però l’Agenzia delle entrate dovrà ancora chiarire le regole di convivenza di questi due sistemi di decalage per le detrazioni Irpef 2025. E’ ragionevole pensare che per i redditi sopra 120.000 prima si applicherà il vecchio meccanismo in essere dal 2020 per poi in via residuale attivare quello previsto nella Manovra 2025.

Riassumendo…

  • Riduzione delle detrazioni per single: la normativa 2025 diminuisce le detrazioni Irpef per i contribuenti senza coniuge o figli a carico.
  • Focus sulle famiglie: le nuove regole favoriscono le famiglie con redditi medio-bassi e figli a carico.
  • Limiti reddituali e franchigia: v iene introdotta una struttura di calcolo con doppia franchigia basata sul reddito e la composizione familiare.
  • Coefficienti per figli a carico: i coefficienti che riducono la spesa detraibile variano in base al numero di figli, penalizzando i single.
  • Confermata anche la riduzione progressiva per redditi alti: per redditi oltre 120.000 euro, le detrazioni si riducono fino ad annullarsi a 240.000 euro.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

1 Comment

  1. I single già hanno azzerato la capacità di risparmio e di fare famiglia senza risparmi chi se la sente? Spero non vadano a stringere la corda sui single operai e impiegati che sono già alla canna del gas, bollette, mutuo, assicurazioni, spese di condomini, cibo, vestiti, carburante, è tutto più caro, personalmente ho già rinunciato a netflix, prime, tra poco tolgo internet poi probabilmente tv e canone annesso, mi vesto ai saldi, spesa al dicount.. ma siamo matti? A sto punto meglio fare il disoccupato mantenuto dallo stato piuttosto che essere dissanguato

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