Le spese sanitarie rappresentano una buona fetta delle uscite annue di ognuno. Tra acquisti di farmaci, dispositivi medici, anali di laboratorio, prestazioni specialistiche. In alcuni casi sono spese sostenute nel proprio interesse, in altri casi sono spese sostenute nell’interesse dei proprio familiari (coniuge, figli, ecc.).
Il legislatore alleggerisce il carico per i contribuenti grazie alla detrazione IRPEF del 19%. Una percentuale di sgravio fiscale che si applica sul totale delle spese sanitarie sostenute ma oltre una franchigia di 129,11 euro. Questo significa che il 19% si applica sulla parte totale delle spese sanitarie che supera detto importo.
Quando la spesa è sostenuta per i familiari, affinché chi ha pagato la spesa possa portarla in detrazione è indispensabile che il familiare sia fiscalmente a proprio cario. A volte potrebbe accadere che il contribuente debba continuare a pagare le spese sanitarie di un familiare deceduto.
Si pensi ad esempio al caso in cui un genitore sta pagando “a rate” le spese al dentista per la protesi dentaria. Il genitore, decede e la rate successive al decesso continuano ad essere pagare dal figlio erede. Quest’ultimo può detrarre le rate di spesa sanitaria da lui stesso pagate, nonostante non riguardino il genitore deceduto e nonostante quest’ultimo non era fiscalmente a carico del figlio erede?
Pagamento tracciabile, non sempre
Come anticipato, la detrazione IRPEF spese sanitarie del 9% trova applicazione sia per le spese che il contribuente sostiene per sé stesso sia per quelle pagate per conto del familiare fiscalmente a suo carico.
A partire dalle spese pagate dal 1° gennaio 2020, la detrazione si applica solo se la spesa risulta pagata con strumento tracciabile. Quindi, bonifico, assegno, carta di credito, ecc. Restano detraibili anche se pagate in contanti, le spese relative all’acquisto di:
- farmaci (anche omeopatici);
- dispositivi medici;
- prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche;
- prestazioni sanitarie rese da strutture private, purché accreditate al SSN (servizio sanitario nazionale).
Trovi qui il vademecum spese sanitarie da pagare con carta o contanti.
Spese sanitarie con detrazione fiscale, le regole per gli eredi
Lo sgravio fiscale è applicabile oltre la franchigia di 129,11 euro. Significa che se, ad esempio, le spese sanitarie complessive sostenute nell’anno dal contribuente (per sé e per i familiari a carico) ammontano a 800 euro, la detrazione si applica su 670,89 euro (800 – 129,11). Sono esempio di spese sanitarie oggetto di detrazione:
- prestazioni rese da un medico generico (comprese quelle di medicina omeopatica);
- acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
- prestazioni specialistiche;
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie;
- prestazioni chirurgiche;
- ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici;
- trapianto di organi;
- cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
- acquisto o affitto di dispositivi medici/attrezzature sanitarie, comprese le protesi sanitarie;
- assistenza infermieristica e riabilitativa (es: fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, ecc.);
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.
Dai chiarimenti sugli oneri detraibili (Circolare n. 14/E del 2023) si evince che tra le spese sanitarie detraibili rientrano anche quelle relative ad una persona deceduta, se sostenute dagli eredi dopo il suo decesso. Ciò, anche se il deceduto non era un familiare fiscalmente a carico dell’erede. Se le spese sono state sostenute da più eredi, ognuno di essi beneficerà della detrazione sulla quota di spesa effettivamente sostenuta. Resta fermo che il pagamento deve risultare da pagamento tracciabile, salvo i casi di deroga sopra indicati.
Riassumendo…
- in dichiarazione redditi si può detrarre il 19% delle spese sanitarie
- la detrazione è per le spesa sostenute per sé stessi e anche per quello sostenute per familiari fiscalmente a carico
- gli eredi possono detrarre le spese sanitarie pagate dopo il decesso del familiare e anche se questi non era a carico
- se più eredi pagano le spese, ognuno detrare la quota pagata.