In redazione di Investire Oggi è arrivato un interessante quesito sulle detrazioni per familiari a carico così come modificate dalla Legge n°207/2024: Legge di bilancio 2025.
Finora ho beneficiato della detrazione per mio figlio a carico anche se non convivente nella mia stessa abitazione. Inoltre ho avuto diritto alla detrazione per “altri familiari a carico” non conviventi con particolare riferimento a mia nuora e mio nipote, considerando che corrispondo loro un assegno alimentare. Considerando le novità introdotte dalla Legge di bilancio 2025, potrò continuare a beneficiare delle citate detrazioni o le perderò? Eventualmente da quando non potrò più detrarre? Già dal 730 2025 o solo dal 730 2026, periodo d’imposta 2025. Luca da Brandizzo.
Detrazioni per familiari a carico. Un cenno sulle novità
Prima di dare una risposta al nostro lettore, è necessario partire dalle novità introdotte dalla L. di bilancio 2025. La Manovra ha modificato diversi aspetti delle detrazioni per carichi di famiglia.
La norma di riferimento è l’art.12 del DPR 917/86, TUIR.
Prima della Manovra 2025, la detrazione di 950 euro per ciascun figlio era prevista senza limite di età, compresi i figli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti, adottivi, affiliati o affidati. Per i figli fino a 21 anni, era già previsto l’assegno unico.
Con le nuove disposizioni, è stato introdotto un limite di età per i figli fiscalmente a carico.
Dal 2025, le detrazioni saranno riconosciute esclusivamente per i figli di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni. Le detrazioni per figli oltre i 30 anni saranno concesse solo se questi sono affetti da disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104.
Questa modifica ridefinisce i criteri di accesso alle agevolazioni fiscali per i figli a carico creando un diffuso malcontento soprattutto se si considera che è sempre più alta l’età media dei figli che abbandonano il proprio nucleo familiare.
Rispetto alla precedente norma, viene però previsto che la detrazione spetta anche per i figli del solo coniuge deceduto conviventi con il coniuge superstite.
Cambiano anche le detrazioni per gli altri familiari a carico
Prima della legge di bilancio, le detrazioni “per altri familiari” (rispetto a figli e coniuge) prevedono un importo teorico di 750 euro per ciascun familiare indicato all’art. 433 del Codice Civile. Tale importo è ripartito pro quota tra gli aventi diritto, a condizione che:
- i familiari siano conviventi con il contribuente
- o percepiscano assegni alimentari non risultanti da provvedimenti giudiziari (con esclusione di figli e coniuge).
La nuova normativa limita questa detrazione esclusivamente agli ascendenti conviventi con il contribuente, restringendo così il campo dei familiari rispetto ai quali è possibile beneficiare dell’agevolazione.
Gli ascendenti includono genitori, nonni e altri ascendenti in linea retta, a patto che convivano con il contribuente. Inoltre non si fa più riferimento in alternativa alla convivenza alla corresponsione di assegni alimentari non risultanti da provvedimenti giudiziari.
In sintesi:
- sono confermate le detrazioni per genitori, nonni e bisnonni conviventi.
- non più spettanti le detrazioni per altri familiari, come fratelli, sorelle, generi, nuore o il coniuge legalmente ed effettivamente separato.
Detrazioni per familiari a carico. Come cambiano per nonno, nuora e nipote (la risposta al quesito)
Sulla base di questa ricostruzione è corretto affermare, rispetto alla situazione evidenziate dal nostro lettore che:
- potrà continuare a beneficiare della detrazione per familiari a carico per il figlio non convivente sempre se quest’ultimo non supera il limite reddituale di 2840,41 euro (4.000 euro per i figli fino a 24 anni);
- perderà le detrazioni per gli “altri familiari a carico” ossia per la nuora e il nipote posto che la nuova norma fa riferimento alla sola situazione di convivenza e richiama tra l’altro i soli ascendenti del contribuente.
Si ricorda che possono essere considerati familiari a carico anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero: il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; i figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito.
A ogni modo le novità in esame avranno impatto dal periodo d’imposta 2025 in avanti. Dunque a partire dal 730 che dovrà essere presentato nel 2026. Il lettore dovrà fare una specifica comunicazione al datore di lavori sulle detrazioni spettanti.
Riassumendo…
- Figli a carico: dal periodo d’imposta 2025, le detrazioni per figli a carico saranno limitate ai figli tra 21 e 30 anni, salvo disabilità certificata per figli oltre i 30 anni.
- Figli non conviventi: non cambiano le regole per figli non conviventi se rispettano i limiti di reddito (2.840,41 euro o 4.000 euro per figli fino a 24 anni);
- Altri familiari a carico: le detrazioni di 750 euro per “altri familiari” saranno concesse solo per ascendenti conviventi (genitori, nonni, o altri ascendenti in linea retta), eliminando la possibilità di considerare nuore, nipoti, fratelli, o sorelle.
- Esclusioni: non saranno più spettanti le detrazioni per familiari non conviventi che percepivano assegni alimentari non risultanti da provvedimenti giudiziari.
- Decorrenza: le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 si applicheranno dal periodo d’imposta 2025, quindi a partire dal Modello 730/2026.
- Adempimenti: il contribuente dovrà comunicare al datore di lavoro le modifiche relative alle detrazioni spettanti a partire dall’anno fiscale 2025.