Detrazioni spese sportive per figli a carico, quanto si può recuperare col 730/2020

Le spese sportive sostenute per i figli a carico possono essere detratte nel 730/2020. Requisiti, limiti di importo e documenti da conservare.
5 anni fa
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Modello 730 2018

Fra le varie spese detraibili ai fini Irpef nel 730/2020 ci sono le spese sportive. Anche per quest’anno è possibile recuperare parte dei costi sostenuti per figli a carico.

Le detrazioni per spese sportive per figli a carico rappresentano quindi un’agevolazione per il contribuente che nel corso del 2019 ha sostenuto spese per mandare i figli a giocare a calcio, a frequentare corsi di tennis o di nuoto. Tutte queste spese, se opportunamente documentate, sono detraibili ai fini fiscali.

Detrazione spese sportive 2020

Benché la maggior parte delle spese sportive per i figli vengano effettuate con mezzi di pagamento tracciabile (da quest’anno è obbligatorio), nella precompilata spesso non compaiono i dati della fatturazione.

Pertanto dovrà occuparsene il contribuente inserendo le voci di spesa sostenute e conservando le fatture per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’aliquota di detrazione è fissata al 19%, come per la maggior parte delle detrazioni fiscali previste dal nostro ordinamento, ma vi sono dei limiti stabiliti dalla legge. Il primo riguarda l’età dei figli che dovrà essere compresa fra i 5 e 18 anni, il secondo è il tetto di spesa per ciascun figlio a carico che ammonta a 210 euro all’anno. A conti fatti, per ogni figlio si potrà recuperare al massimo 40 euro che verrà scalato dal debito Irpef.

Le spese sportive detraibili

Quali sono le attività sportive detraibili? A specificarlo è un decreto legge del 28 marzo 2007 che specifica in dettaglio quali sono le spese sportive detraibili. Fra queste, quelle per attività sportiva svolta presso associazioni sportive, ossia società e associazioni sportive dilettantistiche che nella propria denominazione sociale presentano la specifica denominazione di ADS, Associazione dilettantistica sociale; attività sportiva eseguita presso palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica dilettantistica. Rientrano in questa accezione anche le attività svolte presso gli impianti, comunque organizzati, destinati all’esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica, compresi gli impianti polisportivi gestiti, anche in forma diversa dalle associazioni sportive, per cui gestiti in forma sia pubblica o privata sia in forma di impresa individuale o di società.

Come inserire le spese sportive nel 730

Le spese sportive vanno inserite nel modello 730 sono se non già pre caricate nella precompilata. Il contribuente dovrà quindi indicare l’importo speso nel Quadro E , Sezione I, Righi da 8 a 12, selezionando il codice 16 nella colonna 1 e indicando la cifra spesa nella colonna 2 (massimo 210 euro). La ricevuta della spesa può intestata al genitore che ha sostenuto la spesa o al figlio, ma la cosa importante è che questi risulti a carico del contribuente affinché la detrazione sia valida. La fattura può essere indicata in dichiarazione dei redditi da entrambi i genitori qualora il carico fiscale dei figli fosse suddiviso al 50%, con la conseguenza che il beneficio fiscale si ridurrà in maniera analoga. Bisognerà inoltre fare attenzione al reddito del figlio a carico che non deve essere superiore a 4.000 euro all’anno. Diversamente i figli per i quali sono state sostenute le spese sportive non potranno essere detratte in quanto verrebbe meno il requisito del carico fiscale degli stessi.

Conservare le fatture

Le fatture per spese sportive vanno conservate per cinque anni qualora vengano inserite manualmente nella precompilata. In caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, andranno esibite. Da quest’anno – si ricorda – che le spese sportive dovranno essere saldate esclusivamente tramite mezzi di pagamento tracciabili, pena la perdita del diritto di detraibilità nel 2021. Le fatture devono riportare tassativamente tutte le informazioni necessarie a individuare la società o l’ente che eroga i servizi sportivi a pagamento e cioè i dati della struttura sportiva: ditta, denominazione o ragione sociale e la sede legale (se si tratta di una persona fisica: nome, cognome, indirizzo di residenza e codice fiscale).

Inoltre devono essere riportati in fattura anche la causale del pagamento; l’attività sportiva esercitata; l’importo pagato; i dati anagrafici di chi pratica l’attività sportiva e il codice fiscale di chi effettua il pagamento.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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