Si allarga la platea degli intermediari che i contribuenti possono incaricare per l’invio della propria dichiarazione dei redditi. A prevederlo è il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2022 (decreto-legge n. 146 del 2021).
Dichiarazione redditi: intermediari incaricabili per l’invio
Il contribuente che deve presentare al fisco la propria dichiarazione dei redditi, deve farlo telematicamente (salvo in specifiche ipotesi) e può farlo direttamente oppure rivolgendosi ad intermediari appositamente abilitati ed incaricati dallo stesso contribuente.
Ad oggi, sono abilitati all’invio della dichiarazione dei redditi dei contribuenti italiani, gli iscritti negli albi:
- dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali e dei consulenti del lavoro
- degli avvocati
Sono altresì abilitati:
- gli iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli dei periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio per la subcategoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o economia e commercio o equipollenti o di diploma di ragioneria;
- iscritti nel registro dei revisori contabili
- associazioni sindacali di categoria tra imprenditori
- associazioni che raggruppano prevalentemente soggetti appartenenti a minoranze etnico-linguistiche
- Caf – dipendenti e Caf-imprese
- notai iscritti nel ruolo indicato nell’art. 24 della legge 16 febbraio 1913, n. 89
- coloro che esercitano abitualmente l’attività di consulenza fiscale
- iscritti negli albi dei dottori agronomi e dei dottori forestali, degli agrotecnici e dei periti agrari
- Società tra professionisti iscritte all’albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili;
- Società tra professionisti iscritte all’albo dei Consulenti del Lavoro.
Ora il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2022 aggiunge a queste categorie anche i revisori legali.
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