Dichiarazione di successione, ecco le novità a partire da gennaio, meno tasse per i giovani

Ecco le novità sulla dichiarazione di successione, dalle agevolazioni per gli under 26 all'autoliquidazione delle imposte.
3 mesi fa
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Foto © Investireoggi

In arrivo interessanti novità per quanto concerne la dichiarazione di successione. Sono in arrivo interessanti novità riguardo alla dichiarazione di successione, il principale adempimento burocratico a cui devono far fronte i contribuenti che si trovano a gestire lasciti ereditari di importo rilevante o che comprendono case, terreni o fabbricati. Queste novità, introdotte dal Governo con la cosiddetta riforma delle eredità, porteranno benefici soprattutto ai giovani, che avranno maggiore facilità nell’espletare l’adempimento e meno tasse da pagare.

Dichiarazione di successione, ecco le novità a partire da gennaio: meno tasse per i giovani

La dichiarazione di successione si avvia verso una semplificazione.

La procedura, che ripetiamo essere obbligatoria, sta diventando sempre più accessibile per i contribuenti. Oltre a permettere agli eredi di subentrare nei beni lasciati dal defunto, serve principalmente per pagare le tasse. Come le imposte di successione, le imposte ipotecarie e quelle catastali.

Spesso, queste spese rappresentano un onere pesante per i contribuenti, specialmente per i giovani, che potrebbero non avere la disponibilità economica per adempiere a questo obbligo, finendo per rimandarlo o, in alcuni casi, per non farlo affatto.

Tra le novità approvate dal Governo, è prevista una procedura agevolata per i giovani di età inferiore ai 26 anni. In base a questa, banche, Poste e altri istituti di credito presso i quali il defunto aveva depositi dovranno rendere disponibili, prima della successione, i fondi del defunto, permettendo così agli eredi di coprire le imposte da versare.

In termini pratici, queste imposte, comprese quelle catastali, ipotecarie e di bollo sugli immobili del defunto, potranno essere pagate utilizzando i fondi giacenti presso banche, Poste e istituti di credito facenti parte dell’attivo ereditario. Attualmente, questi fondi sono congelati e non utilizzabili fino alla presentazione della dichiarazione di successione e alla consegna della copia originale all’istituto per sbloccarli.

Autoliquidazione dell’imposta di successione: ecco come tutto diventa più semplice

Un altro cambiamento rilevante è la possibilità per i contribuenti di autoliquidare l’imposta di successione.

Invece di passare attraverso la liquidazione tramite l’Amministrazione fiscale, ovvero l’Agenzia delle Entrate, il contribuente potrà provvedere autonomamente al pagamento.

Le modifiche estendono così l’autoliquidazione anche all’imposta sulle successioni. Attualmente, è necessario attendere l’avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate, che effettua i calcoli prima che il pagamento possa avvenire.

Tuttavia, ciò non significa che l’Agenzia delle Entrate esca di scena. Di fatto, l’Agenzia manterrà il ruolo di controllo sulla correttezza di quanto versato dal contribuente. E, in caso di errori, provvederà a richiedere il versamento dell’imposta complementare, senza aggiunta di interessi.

Il termine per il versamento da parte del contribuente in regime di autoliquidazione sarà di 90 giorni a partire dalla data di presentazione della dichiarazione. Inoltre, tutta la dichiarazione di successione sarà in formato digitale, eccetto per i residenti all’estero.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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