Nessun obbligo della dichiarazione di eredità se devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, nel caso in cui l’attivo ereditario abbia un valore non superiore a 100mila euro. Il Consiglio dei ministri ha approvato “due decreti legislativi di semplificazione fiscale: Una grande opera di semplificazione, per uno stato vicino al cittadino” secondo quanto disposto dal ministro Maria Elena Boschi.
Dichiarazione eredità: chi deve presentarla
La dichiarazione di eredità deve essere obbligatoriamente presentata da:
- chiamati all’eredità (per legge o per testamento, anche se non hanno ancora accettato l’eredità, purché non vi abbiano espressamente rinunziato) e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali
- immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
- amministratori dell’eredità
- curatori delle eredità giacenti
- esecutori testamentari
- trust.
Se ci sono più persone obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una.
Presentazione dichiarazione: modalità
La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. È necessario compilare l’apposito modulo (modello 4) disponibile presso gli uffici dell’Agenzia e successivamente presentarlo all’ufficio nella cui circoscrizione era fissata l’ultima residenza del defunto.
Decreto semplificazione fiscale: cosa cambia per la dichiarazione di eredità
Il decreto sulla semplificazione fiscale adottato dal Consiglio dei ministri guidato da Matteo Renzi ha cancellato l’obbligo di presentare la dichiarazione se l’eredità è devoluta coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, se l’attivo ereditario abbia un valore non superiore a 100mila euro