Dichiarazione IMU omessa, dopo 90 giorni bisogna solo aspettare

Entro il 28 settembre 2023 scade la possibilità di rimediare spontaneamente alla Dichiarazione IMU non presentata. Dopo si può solo aspettare
1 anno fa
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Mancano solo 3 giorni ancora per rimediare alla mancata presentazione della Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022). Un adempimento che, laddove obbligatorio, era da farsi entro il 30 giugno 2023.

Quest’anno, la suddetta data, segna anche la scadenza della Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021). Regola ordinaria, infatti, vuole che l’adempimento sia fatto entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento. Quindi, la Dichiarazione IMU 2022 (anno 2021) aveva scadenza ordinaria il 30 giugno 2022. Il legislatore l’ha prima prorogata al 31 dicembre 2022 e poi al 30 giugno 2023.

Entro il 28 settembre per regolarizzare spontaneamente

Laddove sia scattato l’obbligo di Dichiarazione IMU 2023 e/o di Dichiarazione IMU 2022 e il contribuente non vi abbia provveduto entro il 30 giugno 2023 scatta la sanzione di cui al comma 775 legge di bilancio 2020.

Tuttavia, i danni si possono ancora limitare. Ciò, in quanto la sanzione si può ridurre ad 1/10 se il contribuente fa l’adempimento entro i 90 giorni successivi. Quindi, entro il 28 settembre 2023. In dettaglio, in tale ipotesi ci si salva presentando la dichiarazione (al comune in cui si trovano gli immobili) e versando la sanzione di:

  • 5 euro, se l’IMU per l’immobile oggetto della dichiarazione è stata regolarmente versata
  • 10% dell’imposta dovuta per l’immobile oggetto della dichiarazione, se non è stata regolarmente versata.

In questo modo, il contribuente si mette in pace. Si tenga presente che la sanzione è per ogni dichiarazione presentata tardivamente entro i 90 giorni.

Dichiarazione IMU omessa, la sanzione arriva dal comune

Lasciando passare anche i 90 giorni (28 settembre 2023) senza presentare la dichiarazione, nulla sarà più possibile fare per rimediare.

Quindi, l’adempimento sarà considerato “omesso” e si renderà applicabile la sanzione piena di cui al menzionato comma 775 legge di bilancio 2020, ossia:

dal 100% al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro.

In tale ipotesi non si potrà più ravvedere l’omessa dichiarazione. Quindi, bisognerà solo aspettare che il comune di competenza irroga la sanzione.

Si potrà, invece, ravvedere l’IMU eventualmente non versata a suo tempo.

Riassumendo…

  • laddove obbligatorio, entro il 30 giugno 2023, bisognava presentare la Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022) e/o la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021)
  • chi, pur obbligato, ha saltato il 30 giugno 2023 può fare l’adempimento entro il 28 settembre 2023, pagando anche una sanzione pari a
    • 5 euro, se l’IMU per l’immobile oggetto della dichiarazione è stata regolarmente versata
    • 10% dell’imposta dovuta per l’immobile oggetto della dichiarazione, se non è stata regolarmente versata
  • lasciando passare anche il 28 settembre senza fare l’adempimento, non si potrà far altro che aspettare l’irrogazione della sanzione piena da parte del comune per l’omissione dichiarativa, ossia dal 100% al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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