Continua la sperimentazione della Dichiarazione IVA precompilata. Una sperimentazione avviata già nel febbraio 2023 e che mette a disposizione degli operatori la bozza della dichiarazione elaborata già dall’Agenzia Entrate (come avviene da qualche anno per la dichiarazione redditi).
I dati utilizzati dall’Amministrazione finanziaria, sono quelli che arrivano dalle fatture elettroniche, dalle comunicazioni delle operazioni transfrontaliere (ex esterometro) e dai corrispettivi telematici.
La platea degli interessati sono circa 2,4 milioni di professionisti e imprese. Ad ogni modo, anche se per loro è messa a disposizione la precompilata, non è detto che abbiano obbligo di servirsene.
Chi è esonerato dal Modello IVA
In linea generale sono obbligati a fare la Dichiarazione IVA 2024 (anno d’imposta 2023), che sia precompilata o ordinaria, i contribuenti titolari di partita IVA. Il legislatore, tuttavia, prevede esoneri. Ad esempio non devono presentare la dichiarazione:
- i contribuenti che per l’anno 2023 erano in regime forfettario o di vantaggio
- coloro che l’anno d’imposta 2023 hanno registrato esclusivamente operazioni IVA esenti, nonché coloro che essendosi avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione hanno effettuato soltanto operazioni esenti. Questo esonero non si applica se il contribuente:
- ha effettuato operazioni imponibili anche se riferite a attività gestite con contabilità separata
- ha registrato operazioni intracomunitarie o ha eseguito rettifiche
- ha effettuato acquisti per i quali, in base a specifiche disposizioni, l’imposta è dovuta da parte del cessionario (acquisti di oro, argento puro, rottami ecc.)
- i produttori agricoli esonerati dagli adempimenti IVA
- gli esercenti attività di organizzazione di giochi, intrattenimenti e altre attività simili, esonerati dagli adempimenti IVA, che non hanno optato per l’applicazione dell’Iva nei modi ordinari
- le imprese individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda e non esercitano altre attività rilevanti agli effetti dell’IVA.
Il termine di scadenza per l’invio all’Agenzia Entrate è fissato (salvo proroghe) al 30 aprile 2024. La presentazione può essere (solo telematica) diretta o anche tramite intermediario incaricato.
Dichiarazione IVA 2024 precompilata ai nastri di partenza
Con il comunicato stampa di qualche giorno fa, l’Agenzia Entrate ha fatto sapere che anche quest’anno è già possibile accedere alla Dichiarazione IVA 2024 (anno 2023) precompilata.
In dettaglio, l’accesso è possibile dal 10 febbraio 2024 con proprie credenziali all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”. Da qui, occorre ondare alla sezione dedicata ai documenti Iva precompilati in cui è presente la sezione “Dichiarazione annuale Iva”.
L’Amministrazione finanziaria ricorda anche che il Modello IVA precompilato non è per tutti, ma solo per i soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione IVA trimestrale. Sono escluse categorie per le quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva (come, per esempio, le agenzie di viaggio e i soggetti che operano nel settore dell’editoria). Dentro anche i produttori agricoli e gli agriturismi.
Solo a partire dal 15 febbraio 2024 sarà possibile poi
- modificare e integrare i quadri del modello
- aggiungere i quadri non precompilati
- inviare la dichiarazione
- versare l’imposta con addebito diretto sul proprio conto (o, in alternativa, stampare il modello F24 precompilato e procedere al pagamento con le modalità ordinarie).
Resta fermo che, il termine ultimo di invio del Modello IVA 2024 (ordinario o precompilato) è, salvo proroga, il 30 aprile 2024.
Riassumendo
- dal 10 febbraio 2024 è possibile accedere alla Dichiarazione IVA 2024 (anno 2023) precompilata
- solo dal 15 febbraio 2024 sarà possibile modificare, integrare e inviare il modello
- la scadenza di invio è il 30 aprile 2024
- non c’è obbligo di utilizzare il precompilato (si può fare l’adempimento nei modi ordinari).