In uno dei due decreti legislativi che sarà discusso oggi in CDM è inserita la previsione di una dichiarazione precompilata anche per i contribuenti in regime forfettario. Ma questa non è l’unica novità, infatti sono allo studio novità informatiche per facilitare l’accesso alla dichiarazione precompilata, 730 e modello Redditi, in modo da renderla accessibile veramente a chiunque. Con una possibile semplificazione delle funzionalità a disposizione del contribuente che per confermare le informazioni precaricate dal Fisco si dovrà limitare a compilare una casella, si o no, a secondo se conferma o meno i dati preinseriti.
La dichiarazione precompilata a oggi
A oggi, quando si parla di dichiarazione dei redditi precompilata si fa riferimento al modello 730 e al modello Redditi. Il 730 può essere presentato dalle persone fisiche non titolari di partitiva iva, ad esempio i lavoratori dipendenti; mentre il modello Redditi (ordinario o precompilato) deve essere obbligatoriamente presentato dai titolari di partita iva. A oggi, è possibile accettare senza modiche il 730 (il contribuente conferma tutti i dati inseriti dal Fisco o comunque non effettua modiche rilevanti), mentre non è mai possibile accettare il modello Redditi così come predisposto dal Fisco. Infatti, in questi casi il contribuente deve mettere sempre mani alla dichiarazione e provvedere al suo completamento tramite l’applicazione redditi PF WEB o, per i titolari di partita iva, tramite il software RedditiOn line PF.
A ogni modo, a oggi, il Fisco inserisce nella dichiarazione precompilata, ad esempio:
- le spese sanitarie e relativi rimborsi;
- le spese veterinarie;
- gli interessi passivi sui mutui in corso;
- i premi assicurativi;
- i contributi versati per lavoratori domestici;
- i contributi previdenziali versati all’INPS tramite lo strumento del “Libretto di famiglia”;
- le spese universitarie e relativi rimborsi;
- le spese funebri;
- i contributi versati alla previdenza complementare;
- i bonifici riguardanti le spese per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici;
- le spese sostenute su parti comuni condominiali, per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di risparmio energetico, di sistemazione a verde degli immobili (bonus verde) e per l’arredo degli immobili ristrutturati, aggiornate alle nuove tipologie di interventi e percentuali di detrazione (compreso il Superbonus);
- i contributi versati a enti o casse aventi fine assistenziale;
- le spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
- i contributi detraibili versati alle società di mutuo soccorso.
Anche le spese pagate per l’abbonamento al trasporto pubblico sono nella precompilata.
Una dichiarazione precompilata anche per i forfettari
Nel Consiglio dei ministri di oggi verranno discussi due decreti legislativi di attuazione della legge di delega al Governo per la riforma fiscale (Legge n°111/2023).
In uno dei decreti è contenuta una novità che riguarda proprio la dichiarazione precompilata.
In particolare sarà introdotta la dichiarazione dei redditi precompilata per i titolari di partita iva in regime forfettario. Inoltre, nella precompilata saranno presenti anche il quadro Rw (monitoraggio fiscale) e il quadro Rt (plusvalenze e minusvalenze).
Non è ancora del tutto chiaro se la precompilata per i forfettari riguarderà già i redditi d’impresa ( o di professione) 2023 o se il tutto verrà rimandato alla dichiarazione 2025, periodo d’imposta 2024. Posto che solo dal 1° gennaio 2024 per i forfettari ci sarà l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica. Fatturazione che permette al Fisco di conoscere i dati sulle entrate e sulle uscite dell’attività svolta.
Non rimane che prendere visione del testo del decreto legislativo che sarà discusso oggi dal Governo.
Infine, l’Agenzia delle entrate è già al lavoro per semplificare la procedura di accesso e gestione della precompilata. L’obiettivo è quello di snellire la procedure di conferma dei dati inseriti dal Fisco.
Riassumendo.
- Oggi in CdM verranno discussi due decreti legislativi di attuazione della legge delega per la riforma fiscale;
- in uno dei decreti è contenuta una novità che riguarda la dichiarazione dei redditi precompilata;
- sarà introdotta la dichiarazione dei redditi precompilata per i titolari di partita iva in regime forfettario;
- la dichiarazione precompilata non riguarderà chi è in regime ordinario o semplificato.