Riforma fiscale. Dichiarazione precompilata anche per i forfettari

Oggi in CdM verranno discussi due decreti legislativi di attuazione della legge delega per la riforma fiscale
1 anno fa
2 minuti di lettura
Dichiarazione dei redditi precompilata 2021: nell’area riservata anche l’integrativa per gli anni precedenti
Foto © Licenze Creative Commons

In uno dei due decreti legislativi che sarà discusso oggi in CDM è inserita la previsione di una dichiarazione precompilata anche per i contribuenti in regime forfettario. Ma questa non è l’unica novità, infatti sono allo studio novità informatiche per facilitare l’accesso alla dichiarazione precompilata, 730 e modello Redditi, in modo da renderla accessibile veramente a chiunque. Con una possibile semplificazione delle funzionalità a disposizione del contribuente che per confermare le informazioni precaricate dal Fisco si dovrà limitare a compilare una casella, si o no, a secondo se conferma o meno i dati preinseriti.

La dichiarazione precompilata a oggi

A oggi, quando si parla di dichiarazione dei redditi precompilata si fa riferimento al modello 730 e al modello Redditi. Il 730 può essere presentato dalle persone fisiche non titolari di partitiva iva, ad esempio i lavoratori dipendenti; mentre il modello Redditi (ordinario o precompilato) deve essere obbligatoriamente presentato dai titolari di partita iva. A oggi, è possibile accettare senza modiche il 730 (il contribuente conferma tutti i dati inseriti dal Fisco o comunque non effettua modiche rilevanti), mentre non è mai possibile accettare il modello Redditi così come predisposto dal Fisco. Infatti, in questi casi il contribuente deve mettere sempre mani alla dichiarazione e provvedere al suo completamento tramite l’applicazione redditi PF WEB o,  per i titolari di partita iva, tramite il software RedditiOn line PF.

A ogni modo, a oggi, il Fisco inserisce nella dichiarazione precompilata, ad esempio:

  • le spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • le spese veterinarie;
  • gli interessi passivi sui mutui in corso;
  • i premi assicurativi;
  • i contributi versati per lavoratori domestici;
  • i contributi previdenziali versati all’INPS tramite lo strumento del “Libretto di famiglia”;
  • le spese universitarie e relativi rimborsi;
  • le spese funebri;
  • i contributi versati alla previdenza complementare;
  • i bonifici riguardanti le spese per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici;
  • le spese sostenute su parti comuni condominiali, per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di risparmio energetico, di sistemazione a verde degli immobili (bonus verde) e per l’arredo degli immobili ristrutturati, aggiornate alle nuove tipologie di interventi e percentuali di detrazione (compreso il Superbonus);
  • i contributi versati a enti o casse aventi fine assistenziale;
  • le spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
  • i contributi detraibili versati alle società di mutuo soccorso.

Anche le spese pagate per l’abbonamento al trasporto pubblico sono nella precompilata.

Una dichiarazione precompilata anche per i forfettari

Nel Consiglio dei ministri di oggi verranno discussi due decreti legislativi di attuazione della legge di delega al Governo per la riforma fiscale (Legge n°111/2023).

In uno dei decreti è contenuta una novità che riguarda proprio la dichiarazione precompilata.

In particolare sarà introdotta la dichiarazione dei redditi precompilata per i titolari di partita iva in regime forfettario. Inoltre, nella precompilata saranno presenti anche il  quadro Rw (monitoraggio fiscale) e il quadro Rt (plusvalenze e minusvalenze).

Non è ancora del tutto chiaro se la precompilata per i forfettari riguarderà già i redditi d’impresa ( o di professione) 2023 o se il tutto verrà rimandato alla dichiarazione 2025, periodo d’imposta 2024. Posto che solo dal 1° gennaio 2024 per i forfettari ci sarà l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica. Fatturazione che permette al Fisco di conoscere i dati sulle entrate e sulle uscite dell’attività svolta.

Non rimane che prendere visione del testo del decreto legislativo che sarà discusso oggi dal Governo.

Infine, l’Agenzia delle entrate è già al lavoro per semplificare la procedura di accesso e gestione della precompilata. L’obiettivo è quello di snellire la procedure di conferma dei dati inseriti dal Fisco.

Riassumendo.

  • Oggi in CdM verranno discussi due decreti legislativi di attuazione della legge delega per la riforma fiscale;
  • in uno dei decreti è contenuta una novità che riguarda la dichiarazione dei redditi precompilata;
  • sarà introdotta la dichiarazione dei redditi precompilata per i titolari di partita iva in regime forfettario;
  • la dichiarazione precompilata non riguarderà chi è in regime ordinario o semplificato.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione
Articolo precedente

Ecco gli effetti delle nuove pensioni, c’è chi dovrà restare anche 5 anni in più a lavorare

Arabia Saudita lucra sulla guerra tra Israele e Hamas
Articolo seguente

La guerra tra Israele e Hamas fa guadagnare 2,5 miliardi di dollari al mese all’Arabia Saudita