Ci siamo, da oggi 20 maggio è ufficialmente possibile inviare la dichiarazione dei redditi precompilata all’Agenzia delle entrate. Infatti, dopo un periodo in cui era ammessa la sola visualizzazione del contenuto con la relativa stampa, da oggi è possibile accettare o modificare la dichiarazione dei redditi precompilata nonchè inviarla.
Da quest’anno, la semplificazione della dichiarazione precompilata riguarda anche i titolari di partita iva, compresi i forfettari. Nei fatti, anche tali soggetti potranno sfruttare tutte le informazioni in possesso del Fisco per presentare la propria dichiarazione dei redditi.
Da quest’anno, non sarà necessario scaricare il software RedditiOnline ma la compilazione e l’invio della precompilata per i forfettari potrà essere effettuato direttamente. Tramite il portale dell’Agenzia delle entrate.
La dichiarazione dei redditi precompilata per le partite Iva
La riforma fiscale ha previsto l’estensione della dichiarazione dei redditi precompilata anche alle partite iva; finora escluse da tale semplificazione.
Da quest’anno, seppur invia sperimentale i dati contenuti nelle CU degli autonomi trovano posto nella precompilata. In questo caso parliamo di modello Redditi precompilato. Non di 730.
Sempre se il committente ha inviato la CU entro il 16 marzo (quest’anno la scadenza cadeva di sabato per cui è slittata al 18) ; dal prossimo anno tale data sarà perentoria perchè scadrà il riferimento alla fase di sperimentazione, cosicché le CU con redditi da lavoro autonomo dovranno essere inviate entro il 16 marzo. In tal modo i dati saranno a disposizione del Fisco che li potrà inserire nella precompilata.
Dunque, anche le partite Iva accedendo al portale della precompilata possono visualizzare:
- la dichiarazione dei redditi precompilata;
- il foglio informativo.
Nel foglio informativo sono indicati i singoli dati in possesso del Fisco; per ogni dato viene precisato se lo stesso se lo stesso è stato utilizzato o meno ai fini della predisposizione della dichiarazione.
In questo caso, il contribuente dovrà verificare di rispettare tutti i requisiti per detrarre la spesa e procedere al suo inserimento in dichiarazione dei redditi. Potrebbe anche succedere di rinunciare ad una spesa per accelerare i rimborsi da 730. Per le partite iva bisogna fare sempre e solo riferimento al modello Redditi. Senza rimborsi automatici.
Dichiarazione precompilata forfettari. Regole di presentazione
Come detto anche le partite iva possono ricorrere alla precompilata. Ciò vale anche per i contribuenti in regime forfettario.
Infatti, l’Agenzia delle entrate inserisce nelle dichiarazione dei redditi o nel foglio informativo delle partite iva:
- i dati dei familiari a carico;
- gli oneri detraibili e deducibili;
- i dati delle Certificazioni Uniche, comprese quelle di lavoro autonomo.
A ogni modo, da oggi, anche le partite iva potranno modificare la dichiarazione dei redditi e inviarla all’Agenzia delle entrate.
Attenzione:
- l’invio può avvenire dal 20 maggio al 15 ottobre;
- il 26 giugno è l’ultimo giorno utile per annullare tramite l’applicativo web il modello Redditi (e i modelli RPF correttivi ad esso collegati) già inviato con modello F24;
- il 27 settembre è l’ultimo giorno utile per annullare tramite l’applicativo web il modello Redditi (e i modelli RPF correttivi ad esso collegati) inviato senza modello F24.
I forfettari e si presume anche chi è in regime “ex minimi”, potranno presentare la propria dichiarazione dei redditi senza che sia necessario scaricare il software RedditiOnline.
Detto ciò, sempre in riferimento ai forfetari, a partire dal 15 giugno, sarà possibile aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB) con il quadro LM. Utilizzando la stessa applicazione Redditi PF Web. Dunque, chi vuole volesse valutare la proposta di accordo del Fisco, per l’invio del dichiarativo dovrà aspettare il 15 giugno.
Nel rigo LM63 sarà riportato il reddito proposto al contribuente ai fini del CPB per il periodo d’imposta 2024. Barrando la casella nel rigo LM64, il contribuente accetta la proposta di CPB per il periodo d’imposta 2024.
Dichiarazione precompilata forfettari. I controlli
Anche le partite Iva avranno alcuni vantaggi sui controlli. Anche se come detto non ci saranno dichiarazioni dei redditi accettate senza modifiche. Infatti, alcune FAQ sulla precompilata escludono tale possibilità.
Da qui,
- se il modello Redditi PF precompilato lo predispone chi effettua l’invio (intermediario abilitato alla trasmissione telematica: professionista, CAF, ecc.), con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta;
- i controlli documentali saranno effettuati nei confronti degli intermediari abilitati, anche sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle entrate, ad eccezione dei dati delle spese sanitarie per le quali il controllo formale è effettuato relativamente ai soli documenti di spesa che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata.
Invece, se il modello Redditi PF precompilato si presenta, direttamente tramite l’applicativo Redditi PF web o Redditi on line oppure, tramite intermediario abilitato ma la dichiarazione è stata predisposta dal contribuente con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri, comunicati all’Agenzia delle entrate, che non sono stati modificati.
Riassumendo…
- Da quest’anno anche le partite iva possono ricorrere alla dichiarazione dei redditi precompilata;
- c’è la dichiarazione precompilata anche per i forfettari;
- a partire dal 15 giugno, sarà possibile aderire al Concordato Preventivo Biennale.