Dichiarazione precompilata. Invio e correzione del modello Redditi

Oltre al 730 precompilato, l'Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti il modello Redditi precompilato
2 anni fa
2 minuti di lettura
dichiarazione redditi precompilata

La dichiarazione precompilata non è solo 730 precompilato; infatti, l’Agenzia delle entrate inserisce in automatico i dati reddituali e di spesa di cui è a conoscenza anche nel modello Redditi precompilato. Dunque, in base ai redditi da dichiarare, il contribuente può presentare il 730 o il modello Redditi.

Detto ciò, anche per quanto riguarda il modello Redditi, il contribuente deve seguire precise indicazioni per  la sua correzione o il suo annullamento.

Vediamo quali sono i passaggi da seguire per annullare o correggere un modello Redditi precompilato già inviato al Fisco.

La dichiarazione precompilata. Il modello Redditi

Prima di soffermarci sulla correzione della dichiarazione precompilata, modello Redditi, è utile richiamare i principali dati che il contribuente trova già precaricati nella dichiarazione.

Trovano posto nella dichiarazione precompilata:

  • quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso;
  • premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia;
  • spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • spese veterinarie;
  • spese universitarie e spese per corsi statali post diploma di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale e relativi rimborsi;
  • contributi versati alle forme di previdenza complementare;
  • spese funebri;
  • spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • spese relative ad interventi di sistemazione a verde degli immobili;
  • erogazioni liberali nei confronti delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di
  • interesse artistico, storico e paesaggistico e delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
  • ecc.

Detto ciò, veniamo alle regole di correzione o annullamento del modello Redditi.

La dichiarazione precompilata. Invio e correzione del modello Redditi

Come riportato nella guida ufficiale della precompilata, partiamo dall’assunto che:

  • il 26 giugno 2023, è l’ultimo giorno per annullare, tramite l’applicativo web, il modello Redditi (e i modelli Redditi Persone fisiche correttivi, ad esso collegati) già inviato, se è stato predisposto un modello F24.
  • entro il 27 settembre 2023, invece, è possibile annullare il modello Redditi (e i modelli Redditi Persone fisiche correttivi, ad esso collegati) già inviato, se non è stato predisposto un modello F24.

Attenzione, per annullare la dichiarazione, è necessario che lo stato della ricevuta dell’invio risulti con la dicitura “Elaborato” e occorre accedere all’applicazione con le stesse credenziali utilizzate per l’invio.

Inoltre, come riporta la guida ufficiale, quando si annulla la dichiarazione inviata, automaticamente viene rimosso anche il modello F24 eventualmente predisposto e nella sezione “Ricevute” è possibile controllare e stampare le ricevute dell’annullamento.

Se dopo aver inviato il modello Redditi web ci si accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato, ed è trascorso il periodo utile per poterlo annullare, occorre presentare “Redditi correttivo”, entro il 30 novembre 2023, per modificarli o integrarli. Dopo questa data è possibile presentare solo “Redditi integrativo”

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

2° rata rottamazione
Articolo precedente

Rottamazione quater, perché il 6 novembre 2023 è la data della salvezza

Come massimissare al massimo l'impianto fotovoltaico
Articolo seguente

Fotovoltaico da balcone per bollette meno salate, quanto si risparmia davvero e come funziona